Drastico calo delle aliyot dei francesi in Israele a causa di problemi occupazionali

Mondo

di Ilaria Ester Ramazzotti

French-aliyaSono  5 mila i nuovi immigrati francesi trasferitisi in Israele nel 2016, secondo i dati comunicati dall’Agenzia ebraica e dal Ministero per l’Assorbimento degli Immigrati israeliano. Un numero non elevato nonché indice di un evidente calo, se confrontato con i quasi 8 mila arrivi dalla Francia registrati del 2015. “Il problema del lavoro è il fattore centrale dietro alla diminuzione del numero di immigrati francesi”,  ha dichiarato a questo proposito Avraham Neguise, politico israeliano e presidente della commissione che alla Knesset, il parlamento di Gerusalemme, si sta occupando della questione. Ne parla il Jerusalem Post del 9 gennaio scorso.

Il Ministero della Sanità, nell’ambito di questo studio, ha in particolare dichiarato di voler valutare gli ostacoli che i diplomati e i laureati in discipline mediche incontrano quando decidono di trasferire la loro residenza in Israele. Anche alcune organizzazione di nuovi oliym francesi hanno infatti messo in evidenza come le difficoltà legate all’occupazione e al mancato riconoscimento in Israele dei titolo di studio degli infermieri siano fra i principali problemi di inserimento nel mondo del lavoro e nel settore sanitario del Paese.

Avraham Neguise ha inoltre sottolineato che i nuovi immigrati trovano molto difficile soddisfare gli standard richiesti dagli esami di licenza in Israele: “Molti dei loro diplomi sono riconosciuti in tutti i Paesi dell’Unione Europea, dove potrebbero iniziare a lavorare immediatamente, ma non in Israele”, dove è appunto necessario superare un test di certificazione. Questi esami di certificazione e licenza sono redatti e vanno sostenuti in ebraico, creando una notevole barriere linguistica agli oliym di lingua francese, che scontano altresì il gap relativo al diverso modello di istruzione francese rispetto a quello israeliano, legato a standard anglo-americani. Nel 2014, solo il 36,5% dei laureati stranieri è riuscito a soddisfare gli esami di licenza per lavorare in campo sanitario, e questa cifra includeva anche gli israeliani che avevano studiato all’estero.