Gal Gadot in Assassinio sul Nilo (Foto Movieplayer)

Bandito in Kuwait l’ultimo film con Gal Gadot

Mondo

di Nathan Greppi
Spesso la censura dei paesi musulmani sulla cultura israeliana non si limita alle opere che vengono prodotte nel paese, ma può includere anche film hollywoodiani che presentano attori israeliani. È successo di recente con l’attrice israeliana Gal Gadot, il cui ultimo film Assassinio sul Nilo, che esce in Italia il 10 febbraio, è stato messo al bando in Kuwait.

Come riporta il Jerusalem Post, le origini israeliane della Gadot e il suo essersi schierata pubblicamente in difesa dell’IDF durante il conflitto a Gaza del 2014 hanno spinto diversi kuwaitiani a protestare sui social affinché il film non venga proiettato nel paese. Gal, che come la maggior parte degli israeliani ha fatto il servizio militare, ha spesso preso le difese dello Stato Ebraico in situazioni critiche; come durante l’operazione a Gaza nel maggio 2021, quando si è espressa sui social a favore della pace in risposta a numerosi utenti arabi che la prendevano di mira.

Dopo essere stata eletta Miss Israele nel 2004 e aver recitato in un ruolo secondario nella saga di Fast & Furious, Gal Gadot è diventata famosa soprattutto grazie al ruolo della supereroina Wonder Woman, interpretato per la prima volta nel film del 2016 Batman v Superman: Dawn of Justice. Inoltre, interpreterà la regina cattiva in un nuovo film Disney su Biancaneve, la cui uscita è prevista per il 2023. Questa non è la prima volta che una sua pellicola viene rifiutata dai paesi arabi: nel 2017, il film Wonder Woman che l’ha consacrata a livello mondiale è stato messo al bando in Kuwait, Qatar, Libano e Tunisia.

Un’altra controversia che l’ha riguardata, nel 2020, è stata in merito alla decisione di scritturarla per il ruolo della regina Cleopatra in un film sulla sua vita, che uscirà prossimamente. Molti utenti social si sono lamentati, dicendo che sarebbe meglio affidare il ruolo ad un’attrice araba o di colore (anche se la vera Cleopatra discendeva da una dinastia greco-macedone). Gal Gadot si è limitata a dire su Twitter che per la prima volta la storia della regina egiziana verrà narrata attraverso “gli occhi delle donne, sia dietro che davanti alla telecamera.” Questo perché si era deciso che venisse diretto da una donna, Patty Jenkins, la stessa regista di Wonder Woman, ma al momento il suo posto è stato preso da un’altra regista, la canadese Kari Skogland.

Gal Gadot in Assassinio sul Nilo (Foto Movieplayer)