di Michael Soncin
Il sospettato principale ha vissuto in Norvegia fino agli anni Novanta e sarebbe sfuggito ai controlli grazie ad un accordo del governo francese e palestinese. Qual era il patto? Non compiere altri attentati in Francia. Ora invece è stato emesso un mandato di arresto.
È stato il più grave episodio antisemita in Francia della Seconda Guerra Mondiale. È il 9 agosto del 1982 quando, lungo un assalto coordinato, due gruppi separati di uomini si sono scagliati contro i clienti e il personale di un ristorante ebraico di Parigi, utilizzando granate e mitragliatrici.
Quel giorno di 43 anni fa, l’attentato terroristico causò 6 morti e almeno 20 feriti. Oggi le autorità francesi hanno chiesto che i sei sospettati vengano processati da un tribunale speciale per il terrorismo.
Come riporta Algemeiner, la Procura nazionale antiterrorismo francese (PNAT) ha annunciato di avere richiesto il processo a Walid Abdulrahman Abu Zayed, sospettato di essere uno degli uomini armati dietro l’attacco mortale, assieme agli altri cinque.
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Membri del gruppo palestinese di Fatah
I media francesi dell’epoca ritengono che gli aggressori fossero membri del Consiglio Rivoluzionario di Fatah, gruppo palestinese radicale con sede in Iraq e guidato da Abu Nidal. Infatti, Abu Zayed sarebbe un ex membro del gruppo terroristico conosciuto come Organizzazione Abu Nidal (ANO). Lui è sospettato di essere uno dei complici dell’uccisione di massa al ristorante kasher Chez Jo Goldenberg, nel quartiere ebraico di Parigi.
L’accusa di omicidio e tentato omicidio è arrivata solamente alla fine del 2020 da un tribunale di Parigi. Cinque anni prima, nel 2015, l’intelligence francese aveva scoperto che viveva in Norvegia dagli anni ’90. Questa rivelazione dava il via ad un lungo processo di estradizione che aveva incontrato una forte resistenza da parte delle autorità norvegesi.
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Fuggito con la promessa di non compiere ulteriori attacchi
Attualmente le autorità non sono a conoscenza dove si possa trovare Abu Zayed, ma secondo Radio France Internationale sarebbe riuscito a sfuggire ai controlli per anni grazie ad un accordo segreto tra il governo francese e l’organizzazione terroristica palestinese. L’accordo in questione avrebbe evitato ai terroristi di incorrere in procedimenti giudiziari a patto che non compissero altri attacchi in Francia.
Non è chiaro nemmeno dove si trovino gli altri cinque sospettati, se in Francia o in altri paesi, ma anche per loro è stato emesso un mandato di arresto, per processarli per complicità in omicidio e tentato omicidio legato a un’organizzazione terroristica.
Il famigerato accordo, che ha tanto l’aria di un ricatto, ricorda quello tra la Germania e i gruppi terroristici palestinesi, dopo il massacro alle Olimpiadi di Monaco del 1972, dove 11 atleti israeliani vennero assassinati dai terroristi dell’organizzazione palestinese Settembre Nero.