Una stele nel cimitero ebraico profanato ad Atene

Atene: profanato un cimitero ebraico. Domenica 13 maggio si terrà una marcia silenziosa

Mondo

di Redazione
La polizia greca ha aperto un’indagine dopo la profanazione avvenuta venerdì 4 maggio su delle steli funebri  ebraiche nel cimitero di Nikea, nella periferia sud-occidentale di Atene.

“Delle steli di marmo sono stati danneggiate nella parte ebraica del cimitero di Nikea”, ha detto un portavoce della polizia all’AFP, senza fornire ulteriori informazioni.

In Grecia si verificano in maniera ricorrente profanazioni di tombe o monumenti ebraici perpetrate da sostenitori dell’estrema destra.

Lo scorso novembre degli sconosciuti hanno versato vernice nera sul monumento eretto a Lesbo in memoria dei profughi annegati negli ultimi anni presso l’isola greca mentre cercavano di attraversare l’Egeo dalla Turchia verso l’Europa.

Domenica 13 maggio è prevista una marcia silenziosa, alle ore 12, all’interno del cimitero ebraico di Atene.

Il comunicato della Comunità ebraica di Atene: “Un atto che colpisce la società” 

La comunità ebraica di Atene ha diramato, sabato 5 maggio, un comunicato stampa, riportato dal Crif.

“Questo sabato, il giorno più sacro dell’ebraismo, è imperativo e ci siamo abituati ad astenerci dalle attività quotidiane e, naturalmente, dagli annunci pubblici. Nel contesto di questo rigore quasi assoluto dell’osservanza dello Shabbat, ci sono delle eccezioni che riguardano la minaccia della vita o la grande sofferenza.

La sofferenza, questo sabato 5 maggio 2018, è stata la rivelazione di una nuova ondata di profanazione nel cimitero ebraico di Atene. Vandali sconosciuti sono entrati nel cimitero durante la notte e hanno distrutto nove lapidi commemorative in marmo, togliendole dalle loro basi e schiacciandole violentemente a terra. Queste lastre di marmo sono usate per marcare le aree del nostro cimitero e sono dedicate al ricordo dei morti.

Questo atto di profanazione è ripugnante e la nostra delusione è immensa. Questa non è la prima volta che vediamo il risultato di un atto degradante nel nostro cimitero, ma è la prima volta che un tale atto è organizzato e preparato in anticipo dai suoi autori. Questo atto abominevole ci causa profondo dolore e rabbia.

La comunità ebraica di Atene eserciterà tutti i mezzi legali a sua disposizione. I primi passi sono già stati presi dalle autorità di polizia che sono state immediatamente dispiegate.

Ma oltre alla Legge, invochiamo tutte le istituzioni dello Stato e della Città, la Giustizia, le Autorità religiose e spirituali del Paese e la Società Civile, per condannare in modo inequivocabile e senza riserve questa profanazione e per praticare  tolleranza zero nei confronti di questi fenomeni di violenza e intolleranza. Non c’è segno peggiore del declino morale di una società che la profanazione di un cimitero e la mancanza di rispetto per i morti.

Questo non è solo un atto che riguarda solo la nostra Comunità ed è registrato come uno degli eventi antisemiti più violenti e significativi degli ultimi anni in Grecia. È un atto che colpisce brutalmente l’intera società, i valori e i principi del nostro stato. Per questo motivo, chiediamo a tutti di raddoppiare i loro sforzi per non consentire mai più la realizzazione di tali atti”.