Apre a Tokyo il primo ristorante kasher

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di Carlotta Jarach

tokyoTOKYO – Non più solo hummus e falafel take away: da oggi nella capitale giapponese si mangia anche babaghanoush e shakshuka. A gennaio nel quartiere Takanawa, in centro città, ha aperto il primo ristorante kosher, Chana’s Place, così chiamato in onore della moglie del fondatore, Rabbi Mendy Sudakevich, all’interno della Chabad House.

Tokyo conta centinaia di residenti ebrei provenienti da Israele, Nord America e Francia, e oltre 13.000 turisti israeliani visitano il Giappone ogni anno: “Inizialmente il ristorante avrà 14 coperti nella piccola sala da pranzo sempre disponibili, ma su prenotazione, e un’altra sala con 48 posti a sedere che possono essere utilizzati per i grandi gruppi, o se la clientela cresce”, ha rivelato Sudakevich alla redazione di jta.org.

“La comunità ebraica è diminuita negli ultimi anni, e il terremoto 2011 non ha certo aiutato – ha aggiunto Sudakevich, in Giappone dal 2000 -, ma di recente abbiamo visto un incremento del turismo da Israele, complice la svalutazione dello Yen; e questo trend positivo sicuramente si manterrà se i due Paesi cercheranno una maggiore cooperazione rispetto al passato”.

Segnali positivi in tale senso sembrano venire da accordi internazionali di questo ottobre: sarà possibile infatti ottenere facilmente un visto per vacanze di lavoro, che permetterà ai turisti di lavorare legalmente per un periodo di un anno in Israele, come nella terra nipponica.

Tradizione ebraica quindi, ma in un mix multietnico sorprendente: un ricco menù che comprenderà specialità del luogo accompagnati da vini francesi, il tutto incorniciato da un magico giardino giapponese tradizionale.