Al via l’algoritmo anti-Isis di Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft

Mondo

di Ilaria Ester Ramazzotti

silicon-valley-algoritmo-anti-isis-i-colossi-contro-la-propagandaÈ pronto il super algoritmo anti-Isis made in Silicon Valley. Lo hanno annunciato Facebook, Twitter, YouTube e Microsoft in un comunicato congiunto, come riporta il Corriere della Sera del 7 dicembre.

I giganti del web hanno siglato un accordo “per combattere l’estremismo in rete” e contrastare la propaganda giostrata dal Califfato e da altri gruppi integralisti e criminali tesi a reclutare nuovi membri e radicalizzare giovani attraverso l’uso dei social network e delle possibilità insite nelle maglie della rete.

Il nuovo programma consiste, in sostanza, in un database comune messo in campo delle quattro aziende, in grado di ‘riconoscere’ caratteristiche e schemi ricorrenti delle comunicazioni online dei gruppi terroristici. Controllare e identificare questi contenuti non è infatti un lavoro fattibile solo da occhi umani, per via della sua mole ma anche per i costi.

Il progetto presentato in Silicon Valley rappresenta anche l’ultima risposta che ha fatto seguito alle richieste avanzate già nel 2014 dalla Presidenza degli Stati Uniti e anche dall’Unione Europea per intervenire a favore della sicurezza e della legalità contro le opere di radicalizzazione via web. Video, annunci, fake e vari contenuti inappropriati si vorrebbero cioè scovare e rimuovere in tempi accettabili. Come altri precedenti sistemi già applicati da singole compagnie, il progetto si è tuttavia scontrato con le esigenze di libertà di parola, espressione, privacy e con varie volontà contrarie alla censura, in primis quelle dei gestori dei social network, a loro volta pressati da organizzazioni pro-libertà.

La sfida è quella di riconoscere davvero ciò che è terrorismo e decidere come e che cosa vada cancellato. “Nessun contenuto viene rimosso in modo automatico” dal nuovo super algoritmo, hanno a questo proposito dichiarato le aziende nel comunicato emesso.