Pacifici: “Da oggi è cominciata la guerra contro i gruppi eversivi”

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Ieri sera a Roma, nel ghetto,  si è svolta una fiaccolata di condanna del furto avvenuto settimana scorsa, delle tre pietre d’inciampo collocate di fronte al civico 67 di via Santa Maria in Monticelli – ricordo delle due sorelle Spizzichino e di don Pappagallo.

Alla manifestazione era presente anche il presidente della Comunità di Roma, Riccardo Pacifici.  “Chi ha visto, parli – ha detto. Lancio un appello a tutti i condomini del civico 67 di via di Santa Maria in Monticelli: per estrarre quei sampietrini occorre oltre un’ora di tempo. E impossibile che nessuno abbia visto. Non siate reticenti. Da oggi è cominciata la guerra contro i gruppi eversivi”.
La fiaccolata tuttavia è stata per Pacifici anche l’occasione per una dichiarazione forte alle autorità e alle istituzioni cittadine: “la nostra pazienza è finita. Noi non rimarremo inermi, non accetteremo più provocazioni di questo tipo e risponderemo punto per punto”. “Dico alle istituzioni – ha continuato Pacifici – che bisogna fare una radiografia di tutti i circoli che svolgono attività eversive, sia di destra sia di sinistra”.

Rivolgendosi direttamente al leader di CasaPound, Gianluca Iannone, Pacifici ha detto che “che uomini come lui in questa città non avranno vita facile”. “Qualcuno potrebbe pensare che sto facendo delle minacce, e potrebbe non aver torto – ha osservato ancora Pacifici.  Io sono stanco di una situazione in cui devo immaginare che qualcuno voglia venire a farmi la pelle, come quelli che sono stati arrestati. E faccio una fatica enorme a tenere buoni, sul mio versante, quelli che vorrebbero far capire chi sono gli ebrei di oggi”.

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Il 10 gennaio scorso a Roma, per il terzo anno consecutivo, a Roma c’è stata la posa dei sanpietrini dorati in memoria dei deportati. Oggi la curatrice dell’iniziativa “Pietre d’inciampo”, Adachiara Zevi, denuncia un atto vandalico: tre sanpietrini sono stati rimossi. Erano dedicati alle due sorelle Spizzichino, e a Don Pappagallo ed erano stati installati in via Santa Maria in Monticelli, nella zona del ghetto.

Le ‘Pietre di inciampo’, realizzate in ottone per un valore di 100 euro, erano state collocate a terra dall’artista tedesco Gunter Demnig in ricordo delle vittime della Shoah. Sulla superficie di ogni sanpietrino è impresso il nome, la data di nascita e di morte e il luogo di deportazione della vittima.
“È un furto oltraggioso – ha dichiarato la Zevi -, sicuramente premeditato perché chi lo ha compiuto di certo aveva con sè i sampietrini normali con cui sostituire quelli in ottone. È un episodio incredibile”.

“Un gesto ignobile e scandaloso che avviene a poche settimane dalla celebrazione della giornata della Memoria. Un episodio ancora più grave perché premeditato”. È quanto sostiene in una nota l’assessore alle Politiche Culturali e al Centro Storico di Roma Dino Gasperini.