Vandalizzato il Giardino della Memoria di Sondrio

Italia

di Ilaria Ester Ramazzotti
Maghen David di legno divelti e spezzati e vasi con i nomi di bambini ebrei arresati nella Shoah gettati a terra. È lo stato in cui è stato trovato lo scorso 10 marzo Il Giardino della Memoria di Sondrio, dedicato alla memoria dei bambini ebrei arrestati in provincia di Sondrio durante la Seconda guerra mondiale e deportati ad Auschwitz.

L’orto-giardino della Memoria era stato realizzato lo scorso anno dagli alunni della scuola primaria di via IV Novembre della città valtellinese all’interno del parco giochi della biblioteca Pio Rajna, nell’ambito di un progetto in collaborazione con l’Issrec, l’Istituto sondriese per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea, finanziato dal Comune di Sondrio.

L’atto vandalico, scoperto dagli stessi bambini della scuola, è stato condannato dal presidente di ANPI Sondrio Egidio Melè, dalla direttrice dell’Issrec Fausta Messa, CGIL, CISL, Agenzia per la Pace, Centro Culturale Oltre i Muri, Verdi e Sinistra italiana.

“Non possiamo non ascoltare le voci dei bambini che chiedono il perché di tale atto violento contro la Memoria storica e contro il loro lavoro di difesa della Memoria, e dunque denunciamo a gran voce il gesto vandalico – hanno reso noto ANPI e le altre associazioni in un comunicato -. Che autori siano adulti con preciso intento di carattere politico, ovvero adolescenti spinti dall’età “stupida” a imitare modelli televisivi (come distruggere fiori), e incapaci di comprendere la gravità del loro gesto, auspichiamo che il messaggio di condanna sia il più ampio possibile. Esprimiamo anche il desiderio che il fatto faccia riflettere sull’emersione di un disagio sociale che i bambini vivono sulla loro pelle e spesso segnalano, ma che il mondo adulto sottostima, quello del bullismo e del razzismo che imperano nei luoghi di aggregazione di bambini e adolescenti. L’orto-giardino della Memoria della Shoah è sorto come monumento pubblico del ripudio di ogni forma di inferiorizzazione e di esclusione, come simbolo di fratellanza fra tutti gli esseri umani e come elaborazione di un modello di comunità inclusiva, solidale, colorata e profumata come sono orti e giardini. Con questo intento costruttivo e educativo intendiamo condannare il fatto accaduto, continuando nel nostro lavoro tenace e paziente di diffusione della cultura storica, al servizio della comunità”.

“Esprimo a nome dell’Anpi provinciale di Milano e dell’Anpi Lombardia profonda esecrazione per quanto avvenuto a Sondrio, dove è stato devastato l’orto giardino della Memoria all’interno del parco giochi della biblioteca Pio Rajna, realizzato, con passione, dagli scolari della vicina scuola elementare – ha dichiarato Roberto Cenati, presidente Anpi provinciale di Milano -. I vasi con i nomi dei bambini ebrei di Sondrio deportati nel campo di sterminio di Auschwitz, da cui non fecero ritorno, sono stati gettati a terra, le stelle di David sono state divelte e spezzate, i contenitori con i fiori calpestati. È stata violata la Memoria di questi bambini, cancellato il loro martirio. L’ignobile azione costituisce per tutti noi motivo di profonda preoccupazione, per il manifestarsi di una sempre più preoccupante deriva antisemita in Europa e nel nostro stesso Paese. Dobbiamo combattere questo pericolosissimo virus, con gli strumenti della Memoria, della conoscenza storica, della cultura e con il richiamo ai principi sanciti dalla nostra Carta Costituzionale”.