Nuove pietre di inciampo per ricordare la Shoah e le vittime del nazismo

Italia

di Ilaria Myr

pietre inciampoNel mese di gennaio il suolo italiano si è arricchito di molte nuove pietre di inciampo, per ricordare le vittime della persecuzione e della Shoah. A Roma l’artista tedesco Gunter Demnig, ideatore dell’iniziativa, ne ha installate 10 nuove, mentre a Torino ben 40. Ma la posa ha interessato anche molti altri luoghi sparsi su tutto il territorio nazionale: Ostuni, Chieti, Teramo, Reggio Emilia, Casale Monferrato, Stresa e Premolo, Palazzolo sull’Oglio, Salò, Gardone Riviera, Padova, Venezia e Gorizia.

Prosegue così anche in Italia il progetto delle «Stolpersteine» di Gunter Demnig, il primo monumento dal basso ideato e realizzato dall’artista tedesco per ricordare le vittime della deportazione nazista e fascista. Si tratta di piccola targhe di ottone che riportano la scritta «Qui abitava…» (seguito dal nome della vittima, data e luogo di nascita e di morte) su cubetti di pietra incastonati sul selciato sistemate davanti all’ultima abitazione scelta liberamente dalla vittima. In tutta Europa sono state posate più di 50 mila pietre. In Italia I primi Stolpersteine sono stati installati a Colonia nel 1995; da allora questa straordinaria mappa della memoria europea (http://www.stolpersteine.eu/en/home/ è il sito per saperne di più) si è estesa sino a includere  oltre 50.000 pietre. Invitato per la prima volta in Italia nel 2010, Gunter Demnig ha consentito al nostro paese di entrare a far parte di questo grande circuito internazionale della memoria. Gli Stolpersteine sono finanziati da sottoscrizioni private; il costo di ognuno, compresa l’installazione, è di 120 euro.

L’idea dei ‘Stolpersteine’ (pietre d’inciampo) risale al 1993 quando Demnig fu invitato a Colonia per una installazione sulla deportazione dei cittadini rom e sinti. All’obiezione di una anziana signora secondo la quale a Colonia non avrebbero mai abitato i rom, l’artista decise di dedicare tutto il suo lavoro alla ricerca e alla testimonianza dell’esistenza di cittadini scomparsi a seguito delle persecuzioni naziste: ebrei, politici, militari, rom, omosessuali, testimoni di Geova, disabili.

I nomi ricordati nelle nuove Stolpersteine
ROMA (10): Giulio Sacripanti, Alfredo e Adolfo Sansolini, Marcello, Maurizio e Umberto Mendes, Pacifico Livoli, Enrico David Di Veroli, Donato Piazza, Enrica Tagliacozzo, Arrigo Tedeschi.
TORINO (40): Luigi Nada, Filippo Acciarini, Michele Valabrega, Maria Irene Roscetti in Valabrega, Stella Valabrega, Teresio Fasciolo, Lucio Pernaci, Luigi Porcellana, Lina Zargani, Eleonora Levi, Gino Rossi, Luciano Treves, Renato Treves, Eugenio Nizza, Salvatore Segre, Alberto Segre, Alfonso Ogliaro, Alessandro Levi, Germana Garda in Levi, Luciana Levi, Sergio Levi, Marianna Sacerdote, Enzo Lolli, Donato Giorgio Levi, Rosetta Rimini, Lidia ‘Pucci’ Tedeschi, Corrado Lolli, Gelindo Augusti.
OSTUNI (1): Maggiore Antonio Ayroldi.
CHIETI (1): Aldo Oberdorfer.
TERAMO (1): Alberto Pepe.
REGGIO EMILIA (10): Ada, Olga e Bice Corinaldi, Benedetto Melli, Lina Jacchia, Oreste Sinigalia, Beatrice Ravà, Iole e Ilma Rietti e Lucia Finzi.
CASALE MONFERRATO (2): Erminia Morello Luria e la madre Eugenia Treves Morello.
STRESA (1): capitano Giuliano Nicolini.
PREMOLO (1): Don Antonio Seghezzi.
PALAZZOLO SULL’OGLIO (10):  Battista Fumagalli, Carlo Marella, Mario Guarienti, Remo Del Ton, Francesco Giovanessi, Celestino Bolis, Amelio Reggio, Angelo Belotti, Renzo Sacerdoti, Mario Ruggeri.
SALO’ (1): Massimo Loewy
GARDONE RIVIERA (1):  Alfredo Russo.
PADOVA (5)Eugenio Coen Sacerdoti e Amalia Dina, Oscar Coen e Gemma Bassani, Marcello Levi Minzi.
VENEZIA (15): Lea Rita Calimani, Wally Nacamulli, Girolamo Segrè, Nedda Segrè, Costante, Alba, Anna e Ida Vivante, Elsa e Raffaella Romanelli, Francesco Isacco Mariani, Enrico Mariani e Ada Mariani, Giorgio Ottolenghi e Salomone Aboaf.
COSTA DI ROVIGO (6): Haim Leib Buchaster, sua moglie Feighe Hasenlauf, il loro figlio Jakob Buchaster con la moglie Paula Falek e il loro bambino Manfred, e Carl Gruen.
GORIZIA (14): 2 per la famiglia Schaumann, 3 della famiglia Armani, 3 per famiglia  Iacoboni, 4 per la famiglia Luzzatto, 1 per Emma Michelstaedter  e una  per Ferruccio Leoni.