di David Fiorentini
Boeing fornirà 25 caccia F-15IA, la variante israeliana dell’avanzato F-15EX, a Israele, con un’opzione per altri 25. L’affare segue la scia di un altro accordo sancito lo scorso luglio tra il gigante americano e lo Stato ebraico, mirato ad ampliare la collaborazione nel campo della cybersecurity.
Come riporta il Times of Israel, se l’iniziativa dovesse andare in porto, si tratterebbe del primo acquisto dell’aeronautica israeliana di caccia Boeing in circa due decenni. Nel frattempo, Israele si era sempre rifornito presso il suo principale concorrente, Lockheed Martin.
Durante la sua visita in Israele, il Presidente e CEO di Boeing Defense, Space & Security Ted Colbert ha annunciato che l’azienda costruirà per Israele anche quattro aerocisterne KC-46 con la possibilità di consegnarne altre quattro in futuro.
“La mia visita ha lo scopo di assicurare che sia assolutamente e inequivocabilmente chiaro il nostro impegno a sostenere Israele, e questo si esprime attraverso i due grandi appalti con il governo di Israele e le sue forze armate”, ha dichiarato.
I KC-46, in consegna nel 2025, daranno ai caccia israeliani la possibilità di rimanere in volo per un periodo significativamente più lungo. L’altamente sofisticata aerocisterna sostituirà gradualmente i suoi predecessori KC-130 Hercules e Boeing 707, destinati a essere smaltiti. Per di più, grazie alle sue imponenti dimensioni, il KC-46 potrà fornire anche altri servizi, come funzionare da ospedale da campo in aree ostili.
L’F-15IA, che entrerà in servizio nel 2028, potrà contare su una vasta capacità di armamenti avanzati e soprattutto su un raggio d’azione molto più ampio delle versioni precedenti, consentendo all’Aeronautica israeliana di operare anche in aree lontane. Quali? Nessuno fa esplicitamente il nome dell’Iran, ma l’obiettivo è chiaramente quello. Con le recenti notizie secondo cui Teheran avrebbe arricchito l’uranio all’84%, il momento della verità potrebbe avvicinarsi rapidamente.
