Netanyahu accusa l’Autorità Palestinese. “Smettete di stipendiare i terroristi e cercate la pace”

Israele

di Paolo Castellano

netanyahu«Se i palestinesi volessero davvero la pace, allora dovrebbero smettere di pagare gli stipendi agli assassini»: queste sono le parole che il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha indirizzato al presidente dell’Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, il 30 aprile durante la cerimonia di commemorazione per le vittime del terrorismo avvenuta sul monte Herzl.

Come riporta il Jerusalem Post, le affermazioni del premier israeliano sono state pronunciate in vista dell’incontro di Washington tra Abbas e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Netanyahu ha domandato retoricamente al presidente dell’Autorità Palestinese: «Come puoi parlare di pace con Israele mentre stai stipendiando gli assassini che hanno tolto la vita a degli innocenti cittadini israeliani?»

Il premier israeliano ha infatti dichiarato che se Abbas avesse voluto fare un significativo passo avanti verso la pace, egli avrebbe interrotto il flusso di denaro che da anni finisce nelle tasche di assassini e terroristi palestinesi. «Abbas finanzia la pace, non gli omicidi!», questa l’accorata richiesta di Netanyahu ricordando le 4.128 vittime di terrorismo – 3.117 da quando è stato fondato lo stato di Israele.

Netanyahu ha inoltre affermato che i terroristi attaccano indiscriminatamente sia gli ebrei che i non ebrei. Gli attacchi poi avvengono dappertutto, in Israele e fuori. È la strategia del terrore che mira ad accrescere la paura e a toglierci il diritto di vivere una vita felice: «Nei loro paesi, nei loro villaggi, nelle loro società questi sicari sono considerati degli eroi. Ma che eroe è un ragazzino che impugna un coltello irrompendo in una stanza dove dorme un’adolescente, innocente e pura, e la uccide senza pietà?».

Netanyahu ha rievocato un tragico episodio collegato alla morte di Hallel Yaffa Ariel, una ragazzina israeliana di 13 anni che è stata uccisa da un palestinese di 17 mentre dormiva nella sua stanza situata a Kiryat Arba, un insediamento israeliano nella West Bank. «È impossibile ignorare il fatto che questi killer di bassa lega ricevano un salario mensile dall’Autorità Palestinese. La regola è questa: più vittime fai e più soldi ricevi», egli ha sottolineato. Netanyahu ha poi detto che attualmente l’Autorità Palestinese consegna 300 milioni di dollari agli assassini e alle famiglie dei terroristi morti (per lo più definiti come “martiri). «Con quel denaro potrebbero educare le giovani generazioni di palestinesi rendendole più sensibili ai valori di pace», ha suggerito il premier.

Netanyahu ha inoltre elogiato il lavoro del corpo militare israeliano che “con coraggio e sacrificio difende l’esistenza dello Stato ebraico”. «Auguro una rapida guarigione ai feriti e prometto che non ci fermeremo. Non ci stiamo fermando. Andremo avanti con le operazioni finché non ci saranno restituiti i nostri combattenti Hadar Goldin e Oron Shaul». Il premier si è riferito ai due soldati dell’IDF, i cui corpi sono ostaggio di Hamas dal conflitto del 2014.