di Paolo Castellano
Le canzoni che esaltano la violenza e gli attacchi contro gli israeliani godono di una grande popolarità per le strade palestinesi e anche in via ufficiale dai media dell’Autorità Nazionale Palestinese, secondo un rapporto del gruppo di controllo Palestinian Media Watch.
Una di queste canzoni, pubblicata sulla pagina Facebook dell’organizzazione paramilitare Fatah nel mese di novembre 2014, è ora tornata di moda e proclama: “Vengo verso di te, il mio nemico/ Facciamo irruzione in ogni casa con mannaie e coltelli… giuro, non sarà possibile sfuggire, mio nemico/ Dalla rivoluzione e dal popolo”.
Come riporta il The Times of Israel, un articolo del quotidiano palestinese Al-Hayat Al-Jadida la scorsa settimana ha sostenuto che in questi giorni è possibile ascoltare di frequente la canzone per la strada. Il giornale ha intervistato il titolare di una bancarella ambulante a Ramallah che ha dichiarato: “In questo momento i dischi delle canzoni nazionali costituiscono il 90% delle vendite discografiche perché il sentimento nazionale dominante induce la gente a comprarli”.
Un’altra canzone famosa per essere assurta a inno delle rivolte precedenti è stata “Fatah-run”, trasmessa dalla televisione palestinese per mesi interi, e comprende le strofe: “Dov’è la rabbia araba?/ Dove si trova il sangue arabo?/La rivoluzione necessita di uomini, non si compra con i soldi/ La rivoluzione di un popolo che contrappone sassi alle flotte/ il mio sangue rosso innaffia l’erba con il sapore del limone”.
Il giornale palestinese ha inoltre intervistato alcuni bambini della Striscia di Gaza che hanno rivelato di essere dei grandi appassionati di brani musicali inneggianti all’Intifada e hanno dichiarato di essere “determinati a prenderne parte, di partecipare alla rivolta di massa, al fine di aiutare a modo loro Al-Aqsa ad occupare Gerusalemme”.
Una bambina di 11 anni ha confessato al giornalista di guardare spesso i video musicali di Hamas, in particolare quello intitolato “On the Borders”, che incoraggia ad attaccare Israele con i razzi e a rapire i sodati israeliani. Il video è cantato da un bambino in uniforme militare.
“Amo le canzoni, mi piace cantare. Anche i miei fratelli cantano in casa, e abbiamo sempre visto la mamma e il papà alzare il volume della tv quando ci sono queste canzoni. Vediamo anche i martiri uccisi dagli ebrei. Ho sempre ascoltato la canzone “On the Borders”, e quando sarò grande combatterò a lungo gli ebrei occupanti”.