Il presidente del Senato Ignazio La Russa in Israele, tra memoria e dialogo

di Nathan Greppi
Ha fatto molto parlare oggi la visita ufficiale in Israele del Presidente del Senato Ignazio La Russa. Si tratta della sua prima missione all’estero da quando ha ottenuto la carica, a cui dovrebbe seguire il 9 marzo una visita ufficiale in Italia del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu (nonostante le proteste dei piloti), al fine di consolidare i rapporti tra Roma e Gerusalemme.

La visita

La Russa, per la quinta volta in visita ufficiale nello Stato Ebraico, si è recato allo Yad Vashem di Gerusalemme, accompagnato dall’ambasciatore italiano in Israele Sergio Barbanti, dove ha deposto una corona di fiori per onorare le vittime della Shoah. “Ogni volta che mi sono simbolicamente inginocchiato a questo luogo di dolore e di ricordo, ho rinnovato il sentimento di vicinanza al popolo ebraico e il proposito di contribuire a far sì che mai più ci sia un odio così bestiale,” ha dichiarato in un messaggio scritto sul Libro del Ricordo.

Nel corso della visita ha incontrato Amir Ohana, Presidente della Knesset, e poi anche il premier Netanyahu. In seguito ha scritto su Facebook: “Siamo fermamente contro ogni forza terroristica che attenti alla libertà, alla esistenza e alla indipendenza di Israele. Va tutelato nei suoi diritti. Come presidente del Senato devo dire che l’Italia in tutti i suoi governi ha sempre difeso l’esistenza di Israele, ha sempre voluto che potesse esistere e manifestare la propria libertà ed indipendenza.” Inoltre, ha visitato anche il Muro del Pianto.

Fascismo e Leggi razziali

La Russa ha incontrato anche Vito Anav, già presidente della comunità ebraica di origine italiana in Israele, il quale gli ha detto che “l’Italia di oggi è antifascista nel suo midollo costituzionale”. La risposta è stata di “non sapere se l’Italia è antifascista fino al midollo”, ma che di certo “lo è nella Costituzione”.

“La mia condanna delle Leggi razziali ‘senza se e senza ma’ è molto antica e sin da quando io faccio politica la difesa dell’esistenza, della integrità e dell’indipendenza di Israele è stata uno dei capisaldi della linea politica dei partiti a cui ho appartenuto”, ha dichiarato il Presidente del Senato.

Verso la fine della visita, è arrivata una domanda da parte dei giornalisti italiani: “Presidente, qui nel 2003 Gianfranco Fini (all’epoca Vicepresidente del Consiglio, come La Russa formatosi nel MSI, partito erede del fascismo, ndr) definì il fascismo ‘male assoluto’, lei condivide quelle parole?” Secondo il Corriere della Sera, La Russa avrebbe evitato di rispondere: “Ho finito di fare dichiarazioni, non siamo in Italia che uno mi insegue col microfono”, ha detto.

Rapporti Italia-Israele

Sulla visita di La Russa, è intervenuto anche il senatore FDI Lucio Malan, in un’intervista a Formiche.net. “L’interesse di questo governo è quello di rafforzare sempre di più i rapporti con Israele,” ha dichiarato, sottolineando quali temi Netanyahu tratterà a Roma, quando incontrerà la premier Giorgia Meloni. “Ci sono tanti settori nei quali Italia e Israele hanno punti di connessione: dall’alta tecnologia all’agricoltura. Su questo penso che Israele rappresenti un modello. In una terra pressoché priva d’acqua, si sono realizzate colture straordinarie. A fronte della situazione di carenza idrica del nostro Paese, il modello israeliano potrebbe senz’altro essere seguito”.