Hamas viola la tregua, sono ripresi attentati e lanci di razzi dalla Striscia. IDF riprende le operazioni a Gaza

Israele

di Redazione

Ieri mattina l’attentato a Gerusalemme dove sono morte 4 persone, tra cui una giovane donna di 24 anni incinta, e da stamattina alle 5.00 il lancio di missili da Gaza è ripreso in modo massiccio su Sderot, Ashkelon e tutto il sud di Israele. Inoltre Hamas non ha inviato, come avrebbe dovuto fare secondo gli accordi, una nuova lista di ostaggi da liberare, degli oltre 120 ancora nelle sue mani. Quindi la tregua è ufficialmente terminata.

L’ufficio del Primo Ministro israeliano ha reso noto in un comunicato ripreso dall’agenzia  ANSA che Hamas “ha violato il quadro di riferimento (dell’accordo), non ha rispettato l’obbligo di rilasciare tutte le donne in ostaggio e ha sparato razzi contro Israele”.

“In mezzo al ritorno ai combattimenti, sottolineiamo che il governo di Israele è impegnato a raggiungere gli obiettivi della guerra – liberare i nostri ostaggi, eliminare Hamas e assicurare che Gaza non possa mai più minacciare il popolo di Israele”.

 

Ieri sera sono stati liberati 8 ostaggi e si teme che almeno per ora non si possa sperare in ulteriori rilasci. Sono Siblings Bilal e la Aisha Ziyadne (cittadini israeliani drusi musulmani), Ilana Gritzewsky, Nili Margalit,  Shani Goren, Amit Soussana, Sapir Cohen e Mia Schem. Due donne, Mia Schem, di 21 anni, e Amit Soussana, di 40 anni, sono state liberate nel pomeriggio, mentre gli altri sei ostaggi sono tornati in Israele poco prima di mezzanotte.

Intanto emergono orribili particolari dai primi racconti degli ostaggi liberati: una ragazza con una grave ferita alla mano, riportata durante l’assalto di Hamas al Nova Festival, non è stata curata in modo adeguato e la sua  mano è in gravi condizioni. Due bambini hanno raccontato di essere stati rapiti e portati a Gaza su delle moto; i terroristi hanno deliberatamente accostato le loro gambe al tubo di scappamento per  ustionarli e poterli riconoscere in caso di fuga. Tutti i rapiti erano in condizioni fisiche precarie, compresi i bambini, e hanno perso molto peso, per essere stati nutriti al limite della sopravvivenza e tenuti costantemente al buio per quasi due mesi. Una delle rapite ha raccontato ai suoi parenti di essere stata violentata da quattro terroristi.

 

Collage di Times of Israel