eurovision

Grande successo per l’Eurovision in Israele nonostante le polemiche durante la finale

Israele

di Paolo Castellano
7.300 persone hanno invaso l’Expo Tel Aviv, il centro congressi dove è stato allestito il palco dell’Eurovision. Altri 70mila fan hanno invece raggiunto il villaggio dell’Eurovision per tifare i loro cantanti preferiti che hanno animato l’evento internazionale con 26 esibizioni di alto livello.

L’artista olandese Duncan Laurence ha vinto con la sua Arcade la 67esima edizione dell’Eurovision Song Contest che quest’anno si è svolta a Tel Aviv. Al secondo posto l’italiano Mamhood con il brano Soldi, superato in classifica dal vincitore per una manciata di punti. Il cantante italiano ha comunque vinto il Marcel Bezençon Award per la migliore composizione. Non sono però mancate le polemiche politiche sul conflitto israelo-palestinese.

Israele ha tuttavia ospitato la più grande manifestazione canora al mondo, organizzando un evento che ha appassionato i partecipanti e gli spettatori televisivi-web (200 milioni) da tutto il mondo, tanto che lo stesso Ebu (l’ente europeo per le trasmissioni radio-televisive) ha detto che questa edizione è stata una delle migliori in assoluto. Lo Stato ebraico ha saputo mettere al primo posto la musica respingendo gli attacchi politici, che tuttavia sono approdati nella serata finale.

Le polemiche pro-palestinesi

Le proteste dunque rimaste su bassa scala. I riflettori si sono accesi sulla band islandese Hatari che ha infatti mostrato in diretta delle sciarpe palestinesi durante la fase della composizione della classifica generale. Inquadrati per pochi secondi, gli islandesi hanno voluto lanciare un messaggio politico nonostante il loro rifiuto a partecipare alle contestazioni invocate dal BDS, come chiedeva il boicottatore in campo musicale Roger Waters dei Pink Floyd.

Per di più, gli Hatari – si definiscono un collettivo di arti performative “BDSM, tecno-distopico e anticapitalista” – avevano sfidato Benjamin Netanyahu a un combattimento di wrestling nordico lo scorso febbraio. Secondo gli artisti islandesi, l’incontro si sarebbe dovuto tenere a Magen David Square di Tel Aviv il 19 maggio. Lo ha riportato il sito Euronews.

Madonna, l’attesissimo ospite internazionale a Tel Aviv, si è esibita all’Eurovision suscitando alcune polemiche per la qualità della sua performance e per i messaggi politici della coreografia. Accusata da molti spettatori di aver stonato, la popstar americana ha inscenato una danza tra due ballerini che avevano le bandiere di Israele e dei palestinesi cucite sulla schiena. Probabilmente un invito alla pace e alla convivenza tra i due popoli.

Dal canto suo, l‘EBU ha fatto sapere che i comportamento degli Hatari non è conforme alle regole della kermesse, non escludendo una sanzione punitiva. “L’Eurovision Song Contest è un evento non politico e questo contraddice direttamente le regole del concorso”, ha detto l’EBU domenica mattina. “Gli striscioni sono stati rimossi rapidamente e le conseguenze di questa azione saranno discusse dal Gruppo di riferimento [il comitato esecutivo del concorso] dopo il concorso.”

Le polemiche interne

Lo svolgimento dell’Eurovision durante Shabbat ha creato non pochi problemi con la popolazione religiosa. Durante lo spettacolo duemila ortodossi a Gerusalemme si sono scontrati con la polizia. Protestavano per la violazione del riposo sabbatico. Il rabbino Haim Druckman, del partito nazionl-religioso Focolare ebraico ha rilevato che la violazione del riposo sabbatico è lecita solo per salvare vite umane, mentre ”è vergognosa se è per svolgere per uno spettacolo musicale”. Il suo partito si impegnerà perché ciò non avvenga più.

Da ricordare

@castelpao