Donna uccisa e 17 feriti in una violenta ondata di attacchi a Ra’anana. Fermati due sospetti palestinesi legati a Hebron

Israele

di Redazione
La tranquilla città di Ra’anana, a una ventina di chilometri a nord di Tel Aviv, è stata scossa oggi da un terribile attacco terroristico che ha causato la morte di una donna oltre la settantina e almeno 17 feriti, tra cui numerosi bambini e adolescenti, al momento se ne contano sette. Il numero dei feriti non è ancora stato accertato definitivamente.  Due sospetti palestinesi, parenti di Hebron e illegalmente presenti in Israele, sono stati rapidamente fermati.

 

Durante l’attacco, i due aggressori, identificati come Ahmed Zidat, 25 anni, e Mahmoud Zidad, 44 anni, hanno causato il panico sequestrando veicoli, investendo pedoni e accoltellando vittime in diverse zone della città. Il Times of Israel riferisce che «gli autori hanno sequestrato almeno tre veicoli e speronato pedoni in diversi punti della città, pugnalando anche alcune delle loro vittime, secondo polizia, medici e testimoni oculari».

Le testimonianze oculari raccontano di scene agghiaccianti, con uno degli aggressori che ha investito e accoltellato persone in varie zone della città. Un passante ha dichiarato alla radio dell’esercito: «Abbiamo sentito il rumore di uno schianto, come se un’auto sbattesse contro un’altra macchina… abbiamo visto l’autista andare a pugnalare una donna e lei è scappata, e [l’autista] è andato e ha pugnalato un uomo di 60 anni mentre si sentivano delle terribili di urla in sottofondo, finché non è caduto a terra».

Le vittime, alcune in condizioni critiche, sono state trasportate in vari ospedali, tra cui l’ospedale Meir di Kfar Saba, l’ospedale Ichilov di Tel Aviv e l’ospedale Beilinson di Petah Tikva. Purtroppo, una donna anziana è deceduta a causa delle numerose ferite.

Il capo del distretto centrale della polizia, Avi Bitton, ha confermato che entrambi i sospetti, che lavoravano illegalmente in città, sono stati arrestati e interrogati. Gli aggressori, Ahmed Zidat e Mahmoud Zidad, erano già noti alle autorità per essere entrati illegalmente in Israele più volte in passato.

Il commissario di polizia Kobi Shabtai ha elogiato la risposta rapida delle forze di sicurezza e ha dichiarato che l’indagine è in corso. La polizia non esclude la possibilità di ulteriori sospetti e continua a perquisire la zona circostante.

Questo grave atto terroristico si inserisce in un contesto di crescente violenza in Cisgiordania, aggravato dal recente attacco di Hamas del 7 ottobre. Le autorità israeliane hanno promesso di affrontare la minaccia di Hamas e di proteggere la sicurezza della popolazione. Dal 7 ottobre, sono stati arrestati più di 2.650 palestinesi ricercati, con un focus particolare su affiliati ad Hamas. La situazione resta tesa, con scontri frequenti durante le operazioni di arresto.