Da sinistra, Oren Ben Yiftach, Yonatan Havakuk e BoazGol

Ancora terrore in Israele: 3 morti e almeno 4 feriti in un attentato a Elad

Israele

di Redazione
Nel giorno dell’indipendenza, Israele è stata colpita da un attentato che ha causato tre morti e diversi feriti, alcuni dei quali in condizioni gravi. L’attacco nella cittadina di Elad, una cittadina di circa 50.000 abitanti a breve distanza a ovest della barriera di sicurezza della Cisgiordania, è avvenuto pochi minuti dopo la conclusione degli eventi celebrativi, con il parco affollato di israeliani che si godevano la festa nazionale. Si tratta L’attentato del sesto in Israele dalla fine di marzo (18 morti in totale).

Secondo testimoni oculari, giovedì sera due terroristi hanno aggredito diverse persone con un’ascia e un coltello in un parco centrale e in una strada vicina nella città in gran parte ultra-ortodossa. Il bilancio dell’attacco, ancora provvisorio, è di morti e 4 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni.

Subito è partita una caccia all’uomo: la polizia ha affermato di aver identificato i principali sospetti come due giovani palestinesi, As’ad Alrafa’ani, 19 anni, e Sabhi abu Shakir, 20 anni, di un villaggio vicino alla città di Jenin in Cisgiordania. Secondo la radio dell’esercito, i due non sono stati precedentemente coinvolti in attività terroristiche, non hanno scontato la pena in carcere e non si pensa che siano affiliati ad alcuna organizzazione terroristica. Oltre ai sospetti nell’attacco di Elad, anche gli autori dei recenti attacchi mortali a Bnei Brak e Tel Aviv provenivano da Jenin e dai suoi dintorni.

Le vittime: tre padri di famiglia, che lasciano 16 figli

Le tre vittime dell’attacco terroristico sono state identificate all’inizio come Yonatan Havakuk(nella foto al centro), Boaz Gol (a destra) e Oren Ben Yiftah (a sinistra), tutti giovani padri che lasciano in tutto 16 figli.

Havakuk, 40 anni, padre di cinque figli, lavorava come meccanico d’auto nella città ultra-ortodossa. Boaz Gol, anche lui sulla quarantina, era anche padre di cinque figli.

La terza vittima dell’attacco di Elad si chiamava Oren Ben Yiftah, un 37enne padre di 6 bambini, reisdente a Lod.

La condanna dell’AP, la gioia di Hamas

Hamas saluta “gli eroi” che hanno seminato oggi la morte nella città israeliana di Elad. “Quella operazione – ha affermato il portavoce Hazem Kassem – è una conseguenza della collera palestinese per i ripetuti attacchi degli occupanti, delle loro istituzioni e dei loro coloni contro la moschea al-Aqsa” di Gerusalemme, dove anche oggi si sono verificati incidenti. “Il popolo palestinese – ha aggiunto – è determinato a difendere i suoi luoghi santi. Ogni profanazione della moschea va sempre essere punita”.

Il presidente palestinese Abu Mazen ha invece condannato l’attentato, riporta l’agenzia Wafa. “L’uccisione di civili israeliani e palestinesi – ha sostenuto Abu Mazen – non fa che accrescere l’escalation in un momento in cui tutti ci sforziamo di raggiungere la stabilità e prevenire l’escalation stessa”. “Solo una pace duratura, comprensiva e giusta – ha concluso – è la via più corretta per garantire sicurezza e stabilità ai 2 popoli e alla regione”.

 

(Fonte foto: Times of Israel)