Cantante araba orgogliosa di esibirsi per la cerimonia di Yom Hazikaron

Israele

di Nathan Greppi

Nasreen Qadra
La cantante arabo-israeliana Nasreen Qadri

Negli ultimi giorni, in Israele sono stati organizzati numerosi eventi per celebrare prima Yom Hazikaron e poi Yom Ha’atzmaut. In tutto ciò, vi è una sorpresa che potrebbe sorprendere anche chi conosce bene la società israeliana: per la prima volta, durante la cerimonia sul Monte Herzl, si è esibita una cantante araba israeliana.

Il suo nome è Nasreen Qadri, e quando si è esibita davanti alle alte cariche dello stato aveva appena finito di cantare assieme a Dudu Tassa e i Kuwaitis come band di supporto dell’ultimo tour dei Radiohead. Ma il suo percorso, come racconta Ynet, parte da lontano: nata a Haifa 30 anni fa da genitori musulmani e cresciuta a Lod, ha iniziato la sua carriera cantando in piccoli club dove guadagnava a malapena 300 shekel a concerto (circa 75 euro). La svolta avviene nel 2012, quando arriva prima nella seconda stagione di un reality show condotto dalla star israeliana Eyal Golan, che in seguito l’ha fortemente sostenuta.

I suoi primi due album, Hayati e Benedik, hanno entrambi avuto successo, e il suo primo singolo, Bati Lehachzir Lecha, in un mese ha già raggiunto oltre un milione di visualizzazioni su Youtube. Inoltre, nel 2015 si è esibita difronte a 50.000 persone per il 20° anniversario della morte di Yitzhak Rabin.

Ma niente di ciò che ha fatto in Israele poteva prepararla a ciò che l’aspettava a Miami, dove si è esibita di fronte a 20.000 persone e per la prima volta fuori dal suo paese natale. “Non riuscirei a riassumervi questo periodo, perché è stata una cosa da pazzi,” ha detto in un’intervista a Ynet.

Ma già mentre era ancora in America non faceva che pensare alla cerimonia in cui si sarebbe esibita una volta tornata a casa. “È una grande occasione,” racconta. “Io sono parte di questo paese, ed è un onore per me essere invitata a partecipare alle cerimonie di Yom Hazikaron e Yom Ha’atzmaut. Anche quando mi esibisco all’estero con i Radiohead, io rappresento il mio stato. Non mi interessa immischiarmi nella politica. Io faccio ciò che so fare, ossia la musica.”

Ed è qui che l’intervistatore le chiede di più sulle difficoltà che deve aver incontrato, ma lei non si è scomposta. “Il mio è un messaggio di pace e armonia, contro il razzismo e la violenza. La musica può unire le persone, ed è ciò che sto facendo.” Ha aggiunto che molti arabi israeliani che vogliono diventare cantanti l’hanno contattata, e lei fa del suo meglio per aiutarli a emergere.