Foto Federica Iacovacci

Attentato a Tel Aviv, accoltellamento per mano di un terrorista marocchino

Israele

di Ludovica Iacovacci

Non c’è tregua che tenga sui vari fronti della guerra contro Israele. La sera di martedì 21 gennaio 2025, dopo tre giorni dal suo ingresso nel Paese, un marocchino ha compiuto un attentato terroristico contro israeliani a Tel Aviv. Almeno quattro persone sono state ferite nell’accoltellamento. Il terrorista è stato ucciso sul luogo dell’attentato.

Per compierlo, era arrivato in Israele il 18 gennaio come un semplice turista. L’aggressore era il cittadino marocchino di nome Abdell Aziz Kaddi, titolare di una carta verde degli Stati Uniti, secondo un documento d’identità trovato sul suo corpo.
Hamas ha rapidamente rivendicato l’attacco, salutando l’azione del “martire marocchino”. Seppur l’affiliazione del terrorista al gruppo palestinese al momento non ha potuto essere dimostrata, quest’ultimo aveva comunque pubblicato post sui social network, un anno fa, in cui glorificava le azioni di Hamas.

Il servizio di ambulanza di Magen David Adom ha detto che quattro persone sono state ferite nell’attacco a Nahalat Binyamin, a Tel Aviv. Le vittime includono due uomini di 24 e 28 anni in condizioni moderate e altri due di 24 e 59 anni in buone condizioni, ha detto il servizio medico. Uno dei feriti è un ufficiale di Tzahal che ha perso la mano nei combattimenti a Gaza e che è stato leggermente colpito mentre cercava di fermare il terrorista.

Un testimone oculare che si è trovato nell’area della sparatoria ha detto a Channel 12 News: “Abbiamo sentito uno sparo di arma da fuoco, abbiamo visto persone correre e poi siamo corsi in bagno. Siamo usciti per un momento per assicurarci che non fosse un rumore di una moto, abbiamo sentito un altro botto – e siamo corsi al rifugio vicino. Nel frattempo, abbiamo sentito molti veicoli”.

I testimoni oculari hanno detto ai media ebraici che il terrorista è arrivato su una moto guidata da un’altra persona che poi ha lasciato la scena. La polizia ha setacciato l’area circostante alla ricerca di possibili complici.

Il ministro dell’Interno Moshe Arbel ha detto che i funzionari dell’immigrazione avevano identificato il terrorista Kaddi come una minaccia quando è arrivato all’aeroporto Ben Gurion di Israele e hanno cercato di impedirgli l’ingresso. È stato consegnato ai funzionari della sicurezza per un interrogatorio. “All’ingresso del soggetto in Israele, è stato sottoposto a una valutazione della sicurezza che includeva il suo interrogatorio e controlli aggiuntivi, al termine dei quali è stato deciso che non c’erano informazioni che stabilissero motivi di sicurezza per impedire il suo ingresso in Israele “, ha detto lo Shin Bet, che sta compiendo un’indagine sull’incidente.

L’aggressore sembra aver pugnalato tre persone prima di correre in una strada adiacente, dove ha ferito una quarta persona. Le vittime sono state portate all’ospedale Ichilov della città.

Kaddi Abdell Aziz è volato da Casablanca, in Marocco, fino a New York nel 2022. Secondo quanto condiviso su Facebook, ha vinto una carta verde alla lotteria (ogni anno il “Diversity Immigrant Visa Program” rende disponibili gratuitamente un numero limitato di visti per immigrare permanentemente negli USA a persone che ne possiedano i requisiti). In precedenza, viveva a Zagora, nel sud-est del Marocco. Quando è arrivato negli Stati Uniti, ha vissuto a Brooklyn.

Un anno fa, il terrorista marocchino scriveva sul suo profilo Facebook: “Non c’è potere né forza, se non in Allah”, condividendo sostegno alla Striscia di Gaza e spiegando ciò che lui stesso avrebbe compiuto attentati in futuro. In riferimento a Gaza, scriveva: “Per quanto riguarda l’Islam, è quella religione che, se la combatti, diventa più forte, e se la lasci vivere, si espande. Coloro che sono stati più miscredenti e politeisti hanno cercato di fermarla, ma non sono riusciti. E i musulmani, all’epoca, non riuscivano nemmeno a difendersi. Ciò che sta accadendo ora potrebbe portare all’ingresso di un numero di martiri ancora più grande nell’Islam…”.

La sera di martedì 21 gennaio 2025, è stato compiuto il secondo accoltellamento terroristico in tre giorni nella metropoli israeliana di Tel Aviv. L’attacco infatti è arrivato 72 ore dopo che un uomo sulla trentina è stato gravemente ferito in un altro accoltellamento ad opera di un terrorista palestinese di nome Salah Yahye, di Tulkarem, in Giudea e Samaria, dove secondo fonti della Difesa risiedeva illegalmente.

 

Foto in alto: © Ludovica Iacovacci per Mosaico