Ostaggi e Cinema: il documentario di Tom Shoval illumina la protesta di Tel Aviv

Israele

di Pietro Baragiola

Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha indetto una “giornata di protesta”, martedì 26 agosto, per chiedere il raggiungimento di un accordo che assicuri l’immediata liberazione dei 50 ostaggi ancora detenuti a Gaza e la fine dei combattimenti lungo la Striscia. La protesta è iniziata alle 6.29 del mattino, la stessa ora in cui Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023.

A Tel Aviv oltre 350 mila persone hanno partecipato alla protesta, srotolando le proprie bandiere israeliane fuori dall’ambasciata statunitense della città e occupando i principali incroci sull’autostrada Avalon.

Nel corso di questa giornata, per attirare ancora di più l’attenzione dei vertici mondiali sulla crisi degli ostaggi, il regista Tom Shoval ha tenuto una proiezione speciale del suo documentario A Letter to David, dedicato all’amico David Cunio, prigioniero di Hamas.

La proiezione di “A Letter To David”

L’evento si è tenuto al Lev Cinema di Tel Aviv al prezzo di 20 NIS per spettatore (10 NIS per gli anziani) e i proventi sono stati tutti devoluti al Forum delle Famiglie degli Ostaggi.
In occasione della proiezione lo stesso Shoval ha incontrato il pubblico in sala per spiegare il suo legame speciale con il progetto.

A Letter to David non è un documentario come gli altri e tutti coloro che hanno a cuore le storie degli ostaggi dovrebbero vederlo” ha affermato il regista durante la presentazione di martedì.

Tom Shoval e la famiglia Cunio

Era il 2013 quando Tom Shoval ha scritturato David Cunio e suo fratello Eitan (la cui casa a Nir Oz è stata anch’essa attaccata ma lui non è stato rapito) nel film Youth, nei panni di due adolescenti che rapiscono una ricca compagna di classe per chiedere i soldi necessari a ripagare i debiti di famiglia.

Shoval e David sono diventati presto amici durante le riprese e la performance del giovane israeliano ha ottenuto recensioni positive in tutto il mondo ma lui ha deciso di non intraprendere la carriera d’attore e di rimanere nel kibbutz dove è cresciuto, diventando elettricista.

Durante l’attacco del 7 ottobre David, sua moglie Sharon e le loro figlie gemelle sono stati rapiti dai terroristi di Hamas. Tutti i membri della famiglia sono stati rilasciati nel novembre 2023 tranne David e il suo fratellino Ariel, ancora ostaggi a Gaza.

È stato così che Shoval ha deciso di girare il documentario A Letter to David, per ricordare al pubblico che ‘ogni ostaggio è una persona con una vita ancora da vivere, un concetto che non dovrebbe essere mai dimenticato’.

“Questo film è una sorta di lettera scritta nella mia testa e indirizzata a David” ha aggiunto il regista.

All’interno del documentario non sono presenti filmati di cronaca dell’attacco del 7 ottobre, bensì scene di David ed Eitan sul set di Youth e diverse clip riprese dai due fratelli nei dietro le quinte.

Il film, candidato al Premio Ophir 2025 come Miglior Documentario, è stato presentato in anteprima mondiale all’ultima edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino. Da allora ha ricevuto recensioni entusiaste da parte del pubblico e della critica in tutto il mondo, compresi gli spettatori di martedì a Tel Aviv.

La giornata di protesta si è conclusa nella Piazza degli Ostaggi della città dove i famigliari degli altri israeliani ancora prigionieri di Hamas hanno accusato pubblicamente il primo ministro Benjamin Netanyahu di averli abbandonati e lo hanno invitato a risolvere la situazione.

“Chiediamo che i nostri leader si siedano al tavolo dei negoziati e non si alzino finché non sarà raggiunto un accordo” ha detto Hagit Chen, il cui figlio è stato rapito il 7 ottobre, durante uno dei sit-in organizzati nel corso della giornata.