Giochi Europei Maccabi 2007

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Roma sarà lo scenario della dodicesima edizione dei Giochi Europei Maccabi 2007 (European Maccabi Games- Emg). La più grande manifestazione ebraica mai svoltasi in Italia coinvolgerà dal 4 al 12 luglio oltre 3000 atleti provenienti da tutta Europa, ma anche dal Canada, dagli Stati Uniti e da Israele.

I Giochi Europei Maccabi 2007, promossi dal comitato organizzatore della FIM (Federazione Italiana Maccabi), si svolgeranno principalmente negli impianti sportivi dell’Acqua Acetosa.
Sedici le discipline sportive tra cui anche i cosiddetti “sport da tavolo” con protagonisti atleti junior, senior e open dai quattordici anni in su: basket, beach volley, calcio, tennis, squash, pallavolo, taekwondo, ma anche bridge e scacchi.

“Questa edizione degli European Maccabi Games – afferma il presidente della manifestazione Vittorio Pavoncello – vuole essere una grande occasione di incontro e di scambio interculturale tra atleti provenienti da diverse parti del mondo. Ma non solo. Il nostro obiettivo è anche quello di celebrare Roma, città simbolo del dialogo e culla di culture millenarie. Tra queste quella ebraica, per la sua antica presenza, è una testimonianza preziosa di convivenza e di condivisione di valori comuni fondati sul rispetto e sulla conoscenza dell’altro. Per questo, al termine delle gare, abbiamo in programma una Maratona, aperta a tutti, che si snodera’ lungo i luoghi simbolo della storia degli Ebrei di Roma, una citta’, unica in Occidente che vanta un’ininterrotta presenza ebraica da oltre 2.000 anni”.

Mostre, incontri e seminari sono gli eventi collaterali organizzati nell’ambito dei Giochi 2007: un programma culturale rivolto all’intera città non solo per dibattere temi importanti per la convivenza ma anche per far conoscere i tesori della cultura ebraica, come il Museo da poco ristrutturato e situato nella Sinagoga principale di Roma.

Accanto alle strutture sportive sorgerà il grande villaggio dei Giochi: un luogo destinato a diventare la Piazza dei Giochi, con aree di incontro e divertimento a disposizione di atleti, accompagnatori e spettatori.

Gli European Maccabi Games sono un’iniziativa fortemente voluta dall’ Unione delle Comunita’ ebraiche italiane (Ucei), dalla Comunita’ ebraica romana (Cer) e dal Comitato organizzatore dei Giochi.

Una manifestazione alla quale hanno dato il loro apporto la Presidenza del Consiglio, il Ministero dello sport, il Coni, la Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma e che conta su un Comitato d’onore del quale fanno parte le piu’ alte cariche istituzionali.

Alla conferenza stampa di presentazione sono intervenuti il ministro alle Politiche giovanili e le attività sportive Giovanna Melandri, il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, l’asssessore allo Sport e grandi eventi della Provincia di Roma Adriano Panatta, il presidente Giochi Europei Maccabi 2007 Vittorio Pavoncello, l’European Maccabi Confederation Chairman Stuart Lustigman.

I Giochi Europei Maccabi sono stati poi presentati ufficialmente all’ European Maccabi Gala allo Spazio Etoile in Piazza S. Lorenzo in Lucina).
Momenti di spettacolo in cui si sono esibiti il coreografo romano Mario Piazza, l’artista israeliana Orit Gabriel ed il music painter Davide Dormino. L’evento, ha previsto anche una degustazione di piatti tipici della cucina ebraica internazionale, e la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni nazionali, locali ed ebraiche, opinion makers, esponenti del mondo dell’imprenditoria e della società civile.

“Siamo orgogliosi – ha affermato il sindaco di Roma Walter Veltroni – di ospitare a Roma, capitale di pace e di tolleranza, i Giochi Europei Maccabi che per la prima volta si svolgono in Italia.

Dal 4 al 12 luglio nei campi sportivi della città più di duemila atleti dai 14 anni in su si sfideranno in sedici discipline sportive. Una nuova fiaccola di pace si aggiunge così alle tante luci che nella storia hanno fatto di Roma un luogo di incontro per tutti i popoli della Terra.

Ma i Giochi non saranno solo sport. Con le tante iniziative culturali che il Comitato organizzatore ha predisposto, la Roma ebraica incontrerà il resto della città. Il Villaggio dei Giochi sarà così una piazza ideale nella quale culture differenti si incontreranno per conoscersi meglio ed apprezzarsi.

E’ in questo spirito che saluto i Giochi Europei Maccabi e ringrazio tutti coloro che si sono adoperati per aver dato a Roma la possibilità di dimostrarsi ancora un simbolo di pace e di speranza per il mondo intero.

A nome dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane e dell’ European Council of Jewish Communities – ha risposto Claudia De Benedetti, responsabile dell’Ucei per i rapporti internazionali – sono lieta di dare il più cordiale benvenuto a tutti gli intervenuti in questa giornata di presentazione.
My warm welcome to Stuart Lustingman Chairman of the European Maccabi Confederation: Baruch Abba, Stuart and thank you for being with us today.
L’ebraismo italiano e le organizzazioni ebraiche internazionali hanno fortemente voluto che i giochi europei del Maccabi si svolgessero a Roma per la prima volta negli oltre cento anni di vita del movimento.
Dal 4 al 12 luglio 2007 vivremo quella che è stata definita l’ Olimpiade del mondo ebraico. Lasciatelo dire a me che vengo da Torino e ho partecipato al sogno olimpico dello scorso anno: il paragone con le Olimpiadi non è ingiustificato. Al di là delle dimensioni che sono certamente minori, e della partecipazione degli atleti, qui limitata al monto ebraico, quel che fa l’evento olimpico è l’entusiasmo, la passione. Le Olimpiadi del 1960 in questa città sono state un’esperienza straordinaria di partecipazione, di amore per lo sport e per Roma. A Torino, l’anno scorso, è andata alla stessa maniera: l’immagine della città ne è uscita trasformata e rafforzata.
Noi non pretendiamo tanto, ma vogliamo presentare questo evento, il più grande raduno ebraico che si sia mai tenuto in Italia, come un atto concreto d’amore per Roma: l’abbiamo scelto anche come slogan: Omnia vincit AMOR – Love conquers all .
I Giochi saranno una splendida vetrina per il nucleo ebraico più grande e vitale d’Italia: una componente importante della città da oltre duemila anni, senza interruzioni; la più antica comunità ebraica in Europa.

Amore per Roma, dunque, volontà di mostrare la presenza ebraica come una delle voci importanti di quel grande concerto che è la metropoli, desiderio di emozione e di partecipazione.
L’emozione degli atleti che vivono una importante gara internazionale è grandissima, lo so per esperienza, perché io stessa sono stata atleta e capodelegazione alle Maccabiadi in Israele e ad Anversa, quattro anni fa. Ma anche l’emozione della partecipazione, di chi si dà da fare per far funzionare la macchina dei giochi, è forte e genuina. Ho visto l’orgoglio dei volontari di Torino e conosco quello dei nostri, che realizzeranno a Roma un evento non solo sportivo ma anche culturale e religioso. Questo è il paradosso di eventi del genere, che sono effimeri, giacché durano solo una decina di giorni, ma anche permanenti, perché cementano appartenenze, affetti, sentimenti di partecipazione, cambiano le città che li ospitano. Per questo i nostri giochi sono importanti anche per Roma, che è una città unica al mondo, che negli ultimi anni ha capito di non potersi accontentare della sua identità unica, di dover lavorare continuamente sulla partecipazione, sull’interesse internazionale, sulla cultura, per far vivere continuamente le sue mille attrattive e farsi amare sempre di più”.

L’assessore allo Sport della Regione Lazio Giulia Rodano ha ricordato poi che “nate quasi alla fine “guerra fredda”, le Maccabiadi hanno rappresentato per un popolo martoriato un segno di speranza. Erano passati solo una ventina d’anni dalla scoperta dell’infamia consumata dai nazisti nella seconda guerra mondiale, i segni della Shoa erano ancora evidenti, e l’opinione pubblica mondiale cominciava ad avere consapevolezza che era stata consumata la più orribile minaccia all’umanità. Era necessario riprendere a vivere e a guardare avanti. Un popolo disperso ha cominciato così a dare testimonianza di sé nelle nuove condizioni di pace, affidando anche allo sport un messaggio di rinascita e di appartenenza allo sforzo della comunità mondiale teso a garantire la pacifica convivenza. Le Maccabiadi, come le Olimpiadi, hanno continuato a svolgersi ogni quattro anni, anche negli anni in cui nel Medio Oriente sono scoppiati altri conflitti che hanno coinvolto il popolo ebraico. Nell’antica Grecia, le guerre venivano interrotte per dar luogo alle Olimpiadi. Il nostro tempo non è stato ancora capace di fare questo. Ancor peggio non è ancora stato capace di bandire le guerre.
E’ la prima volta che le Maccabiadi, evento internazionale, si svolgono nel nostro Paese. E ci fa particolarmente piacere che gli organizzatori abbiano voluto sottolineare il particolare significato della scelta di Roma come centro di questi Giochi: “una città simbolo del dialogo e culla di culture millenarie”. E’ uno di quei casi in cui si può dire che mai scelta può dirsi più adatta. Qui, in questa terra, che è riuscita a far convivere popoli e ad amalgamare culture, c’è, oltre alla saggezza di chi ha molto vissuto, anche una certa propensione a farsi costruttori di pace. Lo sport, lo si vede in ogni circostanza, è una vera palestra di dialogo. Ci attendiamo quindi che questo evento porti nella nostra regione un’aria di festa, per rafforzare, se fosse necessario, un legame antico”.
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“La Provincia di Roma – ha aggiunto il presidente dell’ente Enrico Gasbarra – ha voluto sostenere gli “European Maccabi Games Roma 2007”, perchè rappresentano un evento unico non solo sportivo, ma anche sociale e culturale.
La presenza di centinaia di atleti suddivisi nelle varie categorie, negli otto giorni di gare, saranno un’occasione imperdibile per le migliaia di appassionati delle molte discipline in programma per ammirare le meraviglie artistiche della Capitale e della provincia. La scelta di Roma è motivo di grande orgoglio, perchè la nostra città è una comunità aperta che vede in quella ebraica un grande patrimonio, di valori e di civiltà, di cui siamo orgogliosi.
Un’occasione importante per rendere onore alla grande tradizione di apertura e di integrazione di una delle comunità più antiche che appartiene alla storia del nostro Paese e che, nella custodia attenta del proprio passato e della propria memoria, rinnova le ragioni fondanti della convivenza pacifica tra i popoli e le nazioni e lo fa attraverso lo sport.
In questi tre anni di Amministrazione abbiamo voluto organizzare, patrocinare numerose iniziative, tra cui “121 motivi per non dimenticare”, che ha visto la partecipazione vera, sentita degli studenti degli istituti della provincia di Roma sulla tragedia della deportazione e dei campi di sterminio.
“La marcia va percorsa”, una maratona da Roma a Gerusalemme per ribadire l’impegno per la pace tra Palestina e Israele, e poi l’indimenticabile viaggio della memoria di tre giorni nel campo di concentramento di Dachau. I nostri studenti hanno visto, ascoltato, fatto domande ai testimoni, ai sopravvissuti di una tragedia che ha segnato la nostra storia, la storia dell’umanità. Momenti di grande commozione e una grande lezione per tutti noi, per non dimenticare.
Un grande filo diretto, dunque, in cui abbiamo voluto porre al centro il rispetto per la persona, contro ogni discriminazione per trasmettere la cultura della convivenza, della tolleranza, soprattutto ai nostri ragazzi.
Per questo abbiamo voluto aprire le porte di Palazzo Valentini a testimonianza che il dialogo e il rispetto vanno difesi ogni giorno e lo sport può e deve essere uno strumento fondamentale per costruire una comunità civile. La Provincia di Roma, con il sostegno a questa manifestazione internazionale, vuole essere al fianco dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane, della Comunità ebraica romana e del Comitato organizzatore della Federazione Italiana Maccabi”.

Nelle immagini: il simbolo dei Giochi Europei Maccabi 2007, in home page, e un momento della presentazione con il Presidente dei giochi Vittorio Pavoncello, il ministro alle Politiche giovanili e le attività sportive Giovanna Melandri, l’European Maccabi Confederation Chairman Stuart Lustigman, l’onorevole Gianni Rivera e il consigliere dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane Claudia De Benedetti