di Michael Soncin
A vederlo sembrava proprio un clochard. Tralasciando le apparenze, chi lo incontrava e aveva il privilegio di scambiarci quattro chiacchiere, rimaneva folgorato dalla sua immensa conoscenza. Parlava molte lingue, ma pensava in ebraico e in yiddish.
Libri
A cuore scoperto e con mente aperta. Leggi, guarda, stupisci… e qualcosa cambierà. Lo speciale libri per l’estate
di Redazione
Romanzi, saggi, memoir, biografie… Ma anche libri per ragazzi, d’arte, fotografia. Ottanta titoli per capire il nostro tempo esercitando la razionalità e la riflessione. Ma anche per emozionarsi, divertirsi, evadere da un momento difficile e ansiogeno. Leggere per sognare, per immergersi in “vite che non sono la mia” o, al contrario, riconciliarsi con il proprio Sé profondo
Dorit Rabinyan o l’identità ebraica persiana come fonte di ispirazione letteraria
di Cyril Aslanov
[Ebraica. Letteratura come vita] Nel suo quarto romanzo “Lezioni di sviluppo della voce”, la scrittrice israeliana Dorit Rabinyan torna ad argomenti iraniani, come nei suoi due primi romanzi: “Spose persiane” e “Le figlie del pescatore persiano”. Si percepisce l’atmosfera iraniana attraverso l’uso di parole persiane inserite nella catena discorsiva ebraica.
Giuseppe, una storia di rinascita e di fratellanza
di Fiona Diwan
La tunica colorata di Giuseppe, segno inequivocabile della predilezione che il padre Giacobbe ha per lui e che innescherà la tragedia della gelosia dei fratelli. Giuseppe il sognatore, la cui grazia e bellezza fa invaghire tutte le donne. Giuseppe l’interprete dei sogni, le cui peripezie ne accrescono la grandezza,
Dai sobborghi ebraici del Michigan alle vette di Broadway: la scalata al successo del produttore Jeffrey Seller in un nuovo libro
di Pietro Baragiola
Autore di capolavori come Rent e Hamilton, Seller vanta 40 anni di carriera in cui ha vinto ben 22 Tony Awards (4 per “Miglior Musical”) ed è l’unico produttore al mondo che si è occupato di due musical vincitori del Premio Pulitzer. Theatre Kid è la sua prima opera scritta e racconta i dietro delle quinte del suo successo a Broadway.
Amore, intrighi, intoppi: questo matrimonio non s’ha da fare
di Nathan Greppi
Tra eredità contese, matrimoni combinati, travestimenti e comicità, un’avvincente commedia romantica, ricca di colpi di scena, ci trasporta nel cuore della Mantova rinascimentale. La commedia del fidanzamento vanta un primato: è il primo testo teatrale della storia scritto in lingua ebraica
Rabbini, cimiteri e complotti: è dura a morire la cospirazione antisemita
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] L’odio per il popolo ebraico e la volontà di distruggerlo, che possiamo chiamare per comodità antisemitismo anche se il termine è improprio e anacronistico, è purtroppo uno degli atteggiamenti sociali più antichi, più continui e diffusi.
“Fondato sulla sabbia”: un nuovo saggio per comprendere Israele
di Anna Balestrieri
Israele. Un Paese presente ogni giorno sui media di tutto il mondo. Ma quanto conosciuto al di fuori di rappresentazioni schematiche e ideologiche? Con questo saggio la Anna Momigliano offre uno strumento prezioso per la comprensione di una realtà, quella israeliana, complessa ed in continua evoluzione.
La Mitteleuropa ebraica non è perduta: è una perla da riscoprire
di Marina Gersony
La letteratura mitteleuropea non è un album d’epoca, ma un palinsesto vivo, pulsante, dove ogni scrittore – ogni scrittrice – lascia un’impronta. E ogni impronta è una direzione: non per tornare indietro, ma per capire chi siamo e dove stiamo andando
Sembrava ieri invece è oggi: la Mitteleuropa siamo noi
di Fiona Diwan
Mitteleuropa ebraica: un saggio curato da Roberta Ascarelli e Massimiliano De Villa. Dal Danubio al fiume Dnepr, dalle Fiandre ai Balcani, da Vienna a Leopoli passando per Berlino, Praga, Cernowitz, Kiev, Belgrado… Mitteleuropa come un continente dell’anima, patria emotiva, terra multicentrica di transizioni
Boicottaggio culturale: Israele fuori dal mercato dei libri, da Allende a Rooney
di Marina Gersony
Il mondo della letteratura è scosso da un’onda lunga del conflitto mediorientale, che ora investe anche il piano culturale: sempre più autori, da Isabel Allende a Sally Rooney, scelgono di non farsi tradurre in ebraico, tagliando l’accesso diretto al pubblico israeliano.
Irene Kajon: al centro del pensiero del Rambam c’è la “condizione umana”, il posto dell’uomo nell’universo
di Ugo Volli
[Scintille. Letture e riletture] Moshe ben Maimon, conosciuto nelle lingue occidentali con il patronimico Maimonide e nella tradizione ebraica con l’acronimo Rambam, nato a Cordova nel 1135 e morto al Cairo nel 1204, è certamente il più grande filosofo dell’intera storia ebraica