arpad weisz che sorride

Árpád Weisz e le leggi razziali del 1938 nello sport

di Redazione

Nel 1938 il regime di Benito Mussolini promulgò le leggi razziali che colpirono e condannarono alla deportazione e alla morte migliaia di ebrei italiani. La maggior parte dei deportati finì ad Auschwitz. Lo stesso tragico destino toccò all’allenatore e calciatore ungherese Árpád Weisz, che morì nel lager nazista.

Il calcio è uno sport molto amato in Italia ed è una disciplina che ben si adatta alle metafore sull’esistenza umana. Come nelle partite di pallone, nella vita di un uomo sia alternano gioie e dolori, vittorie e sconfitte. In questo episodio di Mosaico – Bet Magazine Podcast, la giornalista Ilaria Myr intervista lo scrittore Giovanni A. Cerutti, autore del saggio L’allenatore ad Auschwitz. Árpád Weisz: dai campi di calcio italiani al lager, pubblicato dalla casa editrice Interlinea.

La conversazione tocca diversi punti della storia dell’ebreo Árpád Weisz che ancora oggi – dopo un lungo periodo di oblio – è ricordato dai tifosi dell’Inter e del Bologna per i suoi importanti risultati ottenuti nel campionato italiano degli anni Venti e Trenta del Novecento. Ora non vi resta che collegare le cuffiette al vostro dispositivo preferito e immergervi nella storia di Árpád Weisz.

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