Devar Torà/Nessuno, se non la moglie

di Ufficio Rabbinico di Milano

27 Maggio 2013 – 17 Iyàr 5773

Parashà Emòr

Devar Torà

“Tranne che per un suo parente stretto vicino a lui…” (Vayikrà 21, 2). Su questo verso ci fa notare il grande commentatore Rashì che in base al Midràsh: non vi è parente stretto se non la moglie. Ed è scritto nel Talmud (Bavà Batrà 109b) “parente stretto vicino a lui” è la moglie. Scrive a proposito di questo il grande commentatore Rabbì Yakòv Tzwì di Kalenburg, conosciuto per il suo commento Ha-ktav ve ha-kabalàh, che la moglie di un uomo è chiamata “Sheèr – parente stretto”, ciò in base a quanto è scritto (Bereshìth 45, 7) “… per assicurarvi una sopravvivenza nel paese…” perché per mezzo dei figli che una donna partorisce a suo marito, essa gli garantisce una discendenza dopo la sua morte.

Halakhà

I divieti dei maestri relativi ad alcuni oggetti che di Shabbàt non possono essere spostati (chiamati muktzè) si basano sostanzialmente su quattro principi:

Il primo (stabilito dai Maestri stessi) è per evitare di trasportare oggetti da una proprietà all’altra e dunque rischiare di trasgredire un divieto della Torah.
Rambam (il Maimonide), indica gli altri tre:

le regole del muktzè sono stabilite affinchè sia fatta una differenza tra Shabbàt ed i giorni della settimana: così come abbiamo l’obbligo di differenziare il nostro modo di camminare e di parlare, tanto più dobbiamo porci in maniera diversa rispetto ad oggetti che generano comportamenti tipici dei giorni feriali.

Inoltre, è possibile che – così come siamo abituati gli altri sei giorni della settimana – prendiamo un mano un oggetto che ci porti a compiere un lavoro vietato di Shabbàt.

Ancora, vi sono alcune persone che non lavorano e non hanno occupazioni durante la settimana, per cui senza le regole del muktzè non vi sarebbe alcuna differenza nel comportamento dello Shabbàt rispetto a quello dei giorni feriali.
Sulla base di questi quattro principi, ruotano quindi tutta una serie di regole relative a categorie diverse di oggetti che non possono essere spostati di Shabbàt o che possono essere spostati con alcune condizioni. Studieremo con l’aiuto di D-o queste regole basandoci sul Sefer Yalkut Yosèf.