Porte aperte alla città

Feste/Eventi

Più di 3800 presenze. Le visite guidate a Brera che da due previste sono diventate 5, la gente affamata di informazioni, idee, notizie. Porte aperte alla città, ma a doppio senso. “La Giornata della Cultura quindi come occasione di scambio con la città, dove le porte della nostra Sinagoga si aprono per favorire un flusso in due direzioni: accogliere con gioia chi entra e, con altrettanta gioia, far uscire l’Ebraismo nella città e tra i cittadini”, ha detto nel suo saluto l’assessore alla Cultura della Comunità Daniele Cohen, che ha continuato: “Arte ed Ebraismo è sicuramente un tema ampio che si presta ad una particolare ricchezza di contenuti; ogni scelta quindi è per sua natura limitata e discutibile, ma abbiamo cercato comunque di creare occasioni culturali speriamo di interesse per tutti, spaziando dalla musica alla scultura, dalla pittura alle parole”.


Dopo il saluto del Presidente Jarach e delle Autorità presenti e l’intervento di apertura del rabbino capo Alfonso Arbib, si sono confrontati sul tema del rapporto tra arte e ebraismo la regista Andree Ruth Shammah, direttrice del Taetro Franco Parenti e il direttore del dipartimento Educazione e Cultura dell’UCEI rav Roberto Della Rocca.

Andree Ruth Shammah ha palesato la sua emozione per trovarsi a parlare in un luogo dove era solita ritrovarsi nelle solennità sotto il talled del padre, per la benedizione. E con emozione ha coinvolto il pubblico in una lezione sull’arte ebraica, nelle sue varie forma, dal Teatro al Cinema alla Musica, che è soprattutto una rivoluzione: l’ebraismo insegna, con i suoi codici, la sua etica, la sua storia, a fare di se stessi un’opera d’arte, plasmando la propria vita.

Anche rav Roberto Della Rocca ha incantato il pubblico con le sue parole, con l’elogio dell’imperfezione e la compartecipazione dell’uomo alla creazione, attraverso la cantillazione della Torà che dà senso e rende comprensibile la parola di Dio.

Al termine delle lezioni, ecco l’arrivo del Sindaco di Milano Letizia Moratti, che porta il suo saluto alla Comunità e al pubblico e una promessa. Nonostante le difficoltà finanziarie incontrate nella realizzazione del Memoriale della Shoah “Binario 21” , “Avete il mio impegno personale, prima ancora che come Sindaco, che farò di tutto perché l’opera si compia”.

Arte in sinagoga, con l’esposizione in sala Jarach delle opere di Tobia Ravà, Gabriele Levy, Ariela Bohm e Fred Charap, incentrate sulla rivisitazione artistica dell’alfabeto ebraico, e arte alla Pinacoteca di Brera, dove le visite guidate hanno seguito un percorso speciale dedicato alla cultura ebraica.

E poi la musica: i Salmi davidici del compositore secentesco Salomone Rossi e le melodie klezmer e yemenite del Trio NefEsh.

E ancora la fotografia, con l’esposizione delle immagini finaliste del concorso fotografico Obiettivo sul mondo ebraico indetto dall’Archivio della Fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea, con la premiazione dei vincitori.


La Giornata della cultura è però vista dalla Comunità come un primo momento di un rapporto con la città di Milano, che deve articolarsi nel corso di tutto l’anno.

Daniele Cohen ha infatti concluso: “Speriamo di aver creato una serie di iniziative di qualità che possano allo stesso tempo emozionare, appassionare e, perché no, anche far discutere, perché anche la discussione rappresenta un patrimonio fondamentale della cultura ebraica.

Ci piace guardare al futuro cercando, se possibile, di operare secondo un principio che riteniamo essere uno dei cardini della nostra azione in Comunità: vivere il nostro Paese e la città che ci ospita e lasciare che l’Italia e Milano entrino nella nostra Comunità. Attraverso la conoscenza e lo scambio reciproco si combatte l’ignoranza, causa principale dell’antisemitismo e di ogni pregiudizio”.

Il saluto dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

In qualità di Consigliere di Milano dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane ho il piacere e l’onore di portare nella nostra città il saluto dell’ Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, del Presidente Avv.Renzo Gattegna e del Consigliere delegato alla giornata europea della cultura ebraica Yoram Ortona, al Presidente della Comunita Ebraica di Milano,Roberto Jarach, al Rabbino Capo Alfonso Arbib all’Assessore Daniele Cohen, a tutte le autorità presenti, civili, militari e religiose. Un saluto particolare se mi permettete all’amico Manfredi Palmeri, da sempre vicino attivamente alla vita e alle iniziative della Comunità Ebraica di Milano. Un saluto ed un ringraziamento alla cittadinanza per essere qui al Tempio Centrale per partecipare all’undicesima Giornata Europea della Cultura Ebraica.

Anche quest’anno, le Comunità Ebraiche Italiane e quelle di 28 paesi europei,aprono
le loro porte ai cittadini, per fare conoscere la cultura,i luoghi,le tradizioni di un popolo antico,quello ebraico, che nel nostro paese, rappresenta una storia più che bimillenaria.
La manifestazione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio del Ministeri per i Beni e le attività culturali, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica, delle Politiche europee, in Italia è presente in ben 62 città ed ogni anno assistiamo un affluenza in costante aumento, segno dell’interesse e dell’importanza di questa iniziativa.

La cultura ebraica vive, tutti i giorni dell’anno, di studio e di scrittura, di tradizione e di sguardo al futuro, di idee antiche e moderne e di confronto ed ovviamente di letteratura ed arte. Una delle peculiarità risiede proprio in questa commistione, particolarissima, tra la sua storia plurisecolare e la sua aderenza alla contemporaneità, che ha prodotto, soprattutto a seguito dell’emancipazione, una vita sociale e culturale poliedrica. Ma nonostante il suo positivo contributo culturale alla società, l’ebraismo rimane una realtà poco e talvolta male conosciuta. E’ quindi anche per favorirne la conoscenza che tutti gli anni nella prima Domenica di Settembre un tutta Europa si aprono i Templi e i siti ebraici, i Musei e le biblioteche e si svolgono eventi culturali aperti alla città. Un’occasione in più per abbattere il pregiudizio, per dialogare con tutti, per saperne di più, per sfatare qualche luogo comune. La cultura ebraica è ben felice di aprirsi e di far conoscere ad un pubblico sempre piu’ vasto le sue tante sfaccettature che l’Arte può interpretare in tutti i suoi aspetti ed in tutte le sue voci.

Infatti quest’anno il tema scelto, il fil rouge della manifestazione è ARTE E EBRAISMO, un tema interessante perché è noto il complesso rapporto fra l’Arte figurativa e la normativa ebraica. Al tempo stesso un tema significativo perché l’Arte è un importante strumento di divulgazione e di conoscenza dell’altro. In una società europea che si confronta quotidianamente con le sfide del multiculturalismo, con importanti passi in avanti e pericolosi passi indietro, l’Arte può essere uno strumento che facilita la comprensione e l’integrazione.
Da Livorno capofila, da Milano, da Roma e da tutte le città piccole e grandi un’ opportunità per conoscere e farci conoscere e per essere uno stimolo alla pacifica e costruttiva convivenza fra tutte le componenti culturali presenti sul territorio.
Grazie.

Riccardo Hofmann
Consigliere delle Comunità Ebraiche Italiane
Milano, 5 Settembre 2010