“A peritura memoria”

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Uno svarione su una targa commemorativa, “A peritura memoria”, ha fatto sobbalzare i presenti, creando non poco imbarazzo. Il fatto è successo a Napoli, a fine novembre, durante la commemorazione dei 20 bambini impiccati dai nazisti ad Amburgo, nella scuola di Bullenhuser Damm, il 20 aprile 1945, dopo essere stati usati come cavie per esperimenti sulla tubercolosi. Tra questi c’era anche una piccola vittima napoletana. Sergio De Simone aveva infatti solo 5 anni quando fu portato via dalla sua casa di via Morghen, 7 per essere deportato in Germania. Oggi avrebbe 70 anni.

Per ricordare tutti i piccoli martiri e in particolare il piccolo Simone il Comune di Napoli, presente il fratello di Simone, Mario, ha deciso di piantare venti rose bianche nei giardini di via Ruppolo, al Vomero. Analoghe cerimonie si sono già svolte nei mesi passati a Milano, Trieste ed Amburgo. Un’idea meritoria, peccato quell’errore di italiano sulla targa. Ma i responsabili hanno assicurato che sarà corretto al più presto.