I classici non passano mai di moda!

di Joan Rundo

Non c’è alcun dubbio che la festa del capodanno ebraico sia “dolce”, con la profusione di miele consumato in questo periodo: per intingere la challah e le fette di mele, il miele predomina in tutta la sua bellezza di oro liquido sulle tavole, ma anche come ingrediente “star” di una delle più classiche torte della tradizione ashkenazita: il Lekach, ovvero la torta di miele.

Oltre al Lekach per Rosh ha-Shanà, si possono citare le teiglach (palline di pasta cotte nel miele), sempre dalla tradizione ashkenazita, oppure la torta di semolino intrisa di miele della tradizione sefardita – tishpishti già dal nome è una promessa di dolcezza!

Il nome stesso del Lekach sarebbe un’allusione ad una frase nel Libro dei Proverbi (Michlè Shlomo) in cui si parla di “buona istruzione” o una “buona dose” (lekach) che non deve essere abbandonata o dimenticata; secondo altri, invece, deriva dal tedesco “lecken”, leccare. Questa origine ricorderebbe la tradizione, iniziata presso gli Ebrei del Reno nel Trecento e Quattrocento: ai bambini che si accingevano a studiare l’alfabeto ebraico (e quindi i testi sacri), si spalmavano di miele le lettere scritte sull’ardesia. I bambini dovevano leccare il miele per dimostrare la dolcezza della parola della Torà.

LEKACH – TORTA DI MIELE

Ingredienti

4 uova
150 gr miele
150 gr zucchero (meglio se grezzo)
10 ml olio di girasole
1 tazzina di caffè espresso
150 gr farina
1 bustina di lievito
1 cucchiaino di cannella

Riscaldate il forno a 175°C. Separate gli albumi dai tuorli. In una ciotola, mescolate i tuorli, lo zucchero, il miele, l’olio, la farina, il lievito, il caffè e la cannella. Montate gli albumi a neve ed incorporateli nel composto. Ungete una tortiera e versateci il preparato.

Infornate per 1 ora 15 minuti.

Grazie alle proprietà del miele come conservante, la torta rimane morbida qualche giorno.

Shanà Tovà ve Metukà a tutti i lettori!