Spielberg, Kubrick, Schlesinger e il Male nel cinema ebraico al Beth Shlomo

di Redazione

Al Beth Shlomo, Niram Ferretti e Roberto Zadik condurranno una serata su Spielberg, Kubrick, Schlesinger e il Male nel cinema ebraico, fra arte ed etica.

Mercoledì 25 gennaio, dalle 20.00, si terrà il dibattito “Spielberg, Kubrick e Schlesinger, il Male nel cinema ebraico” presso il Centro Beth Shlomo, corso Lodi 8/C.  Conduttori della serata, organizzata da ADI, Associazione Amici di Israele, saranno lo scrittore e saggista Niram Ferretti e il giornalista e conferenziere Roberto Zadik che, alla vigilia dell’annuale appuntamento con il Giorno della Memoria, rifletteranno sul tema della crudeltà e su come essa sia stata rappresentata da tre grandi autori del cinema internazionale come Spielberg, Kubrick e Schlesinger.
A confronto, i due relatori ne analizzeranno caratteristiche e identità ebraiche, il loro rapporto con il nazismo e il ricordo della tragedia della Shoah. Durante il dibattito verranno analizzati due film per ogni autore, proponendone i frammenti più coinvolgenti e svelandone la visione della vita e dell’essere umano espressa nelle loro pellicole.
Dall’ottimismo idealistico di Steven Spielberg con i suoi Indiana Jones e i predatori dell’Arca Perduta e La lista di Schindler, uscito trent’anni fa, al pessimismo introspettivo ed esistenziale di Stanley Kubrick suo caro amico, protagonista della serata con un esteso approfondimento sul suo film più controverso Arancia Meccanica e sul suo testamento Eyes Wide Shut; in conclusione si discuterà sul meno noto dei tre autori, il britannico John Schlesinger col suo realismo intimista espresso nel suo Il Maratoneta.
Tre tipi di cinema e di Male messi a confronto, dal genocidio, con La lista di Schindler, alla lotta avventurosa di Indiana Jones contro i nazisti per difendere l’Arca della Testimonianza, fino alla violenza privata e al bullismo di Arancia Meccanica per arrivare al “dopo Shoah” con il Maratoneta. Qui, infatti, si narra del duello fra il protagonista, un timido studente di Storia ebreo, interpretato da uno straordinario Dustin Hoffman, e uno spietato ex nazista nei cui panni si è calato un altrettanto favoloso Lawrence Olivier. L’incontro, ad ingresso libero, verrà preceduto da un piccolo buffet.

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