Il 16 novembre al memoriale della Shoah Lezione Primo Levi “Fantascienza? Due avventure narrative”

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Primo Levi

Lunedì 16 novembre alle ore 17.30, presso l’Auditorium Joseph e Jeanne Nissim del Memoriale della Shoah di Milano (Piazza Safra 1-già Via Ferrante Aporti 3) avrà luogo la Lezione Primo LeviFantascienza? Due avventure narrative”, iniziativa gratuita e aperta a tutti, nata dalla collaborazione tra Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, Associazione Figli della Shoah e Centro Internazionale di Studi di Primo Levi.

Giunto alla sua settima edizione, quest’anno l’incontro sarà dedicato a due opere che Primo Levi ha composto tra fine anni 60’ e inizio anni 70’: Storie Naturali e Vizio di Forma.

Francesco Cassata, storico della scienza all’Università di Genova, ricostruirà queste due avventure narrative sotto l’aspetto delle vicende storiche, delle fonti scientifiche e delle implicazioni letterarie, politiche, morali e mitologiche.

Si affronteranno tematiche intrinseche al pensiero di Levi, come il “mondo alla rovescia” del Lager, i limiti del progresso e dell’umana facoltà di ragione, e si esplorerà il dialogo fecondo instaurato da Primo Levi tra le “due culture” che rappresentano le sue due anime: quella umanistica e quella scientifica.

Alla serata interverranno Francesco Cassata e Ferruccio de Bortoli, presidente della Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, introdotti da Fabio Levi, direttore del Centro Internazionale di Studi Primo Levi.

Come nella passate edizioni, il testo della Lezione verrà pubblicato da Einaudi e sarà presentato al Salone del Libro di Torino nella primavera successiva.

Per tutti coloro che si iscriveranno all’iniziativa – scrivendo una mail all’indirizzo: info@figlidellashoah.org – è prevista, se gradita, una visita guidata del Memoriale alle ore 17.

Il Memoriale sorge laddove tra il 1943 e il 1945 migliaia di ebrei, rastrellati in città e nella regione, furono caricati su vagoni merci e agganciati ai convogli diretti a Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen e ai campi italiani di raccolta, come Fossoli e Bolzano. Dagli stessi binari partirono anche numerosi deportati politici, destinati al campo di concentramento di Mauthausen o ai campi italiani.