di Nathan Greppi
Secondo una ricerca del Blavatnik Interdisciplinary Cyber Research Center (ICRC), centro di ricerca sul mondo digitale e la cybersicurezza legato all’Università di Tel Aviv, sono stati utilizzati diversi bot sui social per diffondere bufale e notizie false, al fine di alimentare il panico tra gli israeliani e influenzare l’opinione pubblica mondiale.
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Antisemitismo, pregiudizio, estremismo e fanatismo: la responsabilità delle piattaforme tecnologiche in un nuovo studio dell’ADL
di Redazione
Dagli studi condotti da ADL e TTP (Tech Transparency Project), emerge come alcune delle principali piattaforme di social media e motori di ricerca possano contribuire all’antisemitismo, all’odio e all’estremismo online attraverso i loro strumenti e, in alcuni casi, generando contenuti problematici.
L’antisemitismo dilaga su Instagram e TikTok. Lo dice la ricerca di Hope Not Hate
di Paolo Castellano
Il 13 ottobre l’associazione britannica Hope Not Hate che organizza campagne contro l’odio ha rilasciato il risultati di una ricerca sui contenuti antisemiti in Rete. Secondo il documento, le frasi più violente ed estreme trovano spazio sui social Telegram, Parler e 4chan.
L’ebreo inventato: vecchi e nuovi stereotipi dal Web ai Social
di Paolo Castellano
“Traditori, usurai, deicidi”: tutti i pregiudizi contro gli ebrei prolificano su internet e alimentano i “discorsi di odio”, l’hate-speech in rete. Come reagire? I social network sono la casa degli odiatori e degli antisemiti. Ma i gestori se ne accorgono solo adesso? Un’inchiesta
Twitter aggiorna le regole contro i messaggi che incitano all’odio religioso
di Redazione
Twitter ha aggiornato ed esteso le regole contro i comportamenti che incitano all’odio con l’obiettivo di includere il linguaggio che sminuisce gli esseri umani sulla base della religione. Le regole sono organizzate in tre macro-categorie – sicurezza, privacy e autenticità – e ognuna sarà dotata di una sua pagina di assistenza.
Trovare l’amore e il matrimonio nell’era dei social
di Simona Nessim
Durante la serata intitolata ‘Shidduch in chat’ organizzata da Kesher, martedì 29 maggio si è discusso di come i Testi Sacri intendono il matrimonio e quanto questa visione sia in contrasto con le nuove modalità di incontro messe a disposizione dai social network e da internet.