di Fiona Diwan
Dalle cattedre universitarie alle tribune dei premi letterari, c’è chi, da anni, nega impunemente le camere a gas, la Shoah o la legittimità dello Stato d’Israele ad esistere. Filosofi, scrittori, cineasti, matematici… Per conformismo opportunista, faziosità e malafede, narcisismo… Un tempo gli intellettuali erano la bussola morale, la coscienza civile di un Paese. Oggi non più. Lo sostiene Pierluigi Battista in un libro e in questa intervista