di Redazione
«Mi rifiuto di pensare che oggi la nostra civiltà democratica possa essere sporcata da progetti di leggi speciali contro i popoli nomadi. Se dovesse accadere, mi opporrò con tutte le energie che mi restano». Con queste parola chiare e incisive la neoeletta senatrice a vita Liliana Segre è intervenuta martedì 5 giugno al Senato in occasione del dibattito precedente alla votazione della fiducia al governo Conte. Un discorso, il suo, che profondamente scosso l’Aula e si è meritato una standing ovation.