Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il giudaismo è una religione di amore e perdono. Ma è anche una religione di giustizia. Le punizioni nella Torà non esistono perché Dio ama punire, ma perché vuole che agiamo bene. Immagina un paese che ha leggi ma nessuna punizione.
Mosè
Parashat Ki Tissa. Il vitello d’oro, il perdono di Mosè e il legame con Yom Kippur
Parashat Yitrò. Il significato universale dell’espressione “Baruch Hashem”
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Baruch Hashem è la principale espressione ebraica di ringraziamento e apprezzamento. Significa “Grazie a Dio” o “Lode al Signore.” Le parole di Baruch Hashem compaiono nel parashà di questa settimana. Ma non sono dette da una persona ebrea. L’uomo che le dice è Yitrò, un sacerdote di Madian e suocero di Moshe.
Parashat Vaerà. La libertà e l’identità nazionale del popolo ebraico
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Ad ogni espressione di libertà contenuta in questa parashà, Dio fa seguire un evento storico, un Suo intervento miracoloso che allo stesso tempo educhi il popolo e lo prepari alla tappa successiva. E le tappe non sono mai facili e non sono mai dei percorsi in discesa, perché alla fine di queste tappe ad attenderci c’è la consapevolezza dell’esistenza di Dio.
Parashat Shemot. Bisogna sempre avere uno sguardo al futuro
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Dio dice a Moshé: “Ehyeh asher ehyeh”, “sarò cosa, dove o come sarò”. Ciò che è importante qui è il tempo futuro. Dio si sta definendo il Signore della storia che presto sarà coinvolto nella storia umana come mai prima d’ora, per fare grandi cambiamenti, per liberare un gruppo di schiavi dal più potente impero del mondo antico e guidarli in un viaggio verso la libertà.
Parashat Noach. ‘L’Uomo Giusto’ che divenne ‘Uomo della terra’
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
All’inizio del Parasha, Noach è descritto come “Ish Tzadik – Un uomo giusto”. E alla fine del Parasha è “Ish Ha’adama – Uomo della terra”. Invece di guardare avanti per aggiungere “Kedusha – ciò che è sacro” in questo mondo, Noach aspirava a una vita che era radicata nel terreno.
Shavuot: fare spazio alla Torà, nel cuore e nella mente. Ciascuno a suo modo
di Daniele Cohenca
La sera di sabato 8 giugno inizerà Shavuot, che durerà fino al 10 giugno. Una riflessione sull’importanza del dono della Torà.
Parashat Ki Tissà. L’inganno del vitello d’oro
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Di fronte all’assenza di Moshe, di fronte alla lontananza dal suo carisma, l’angoscia non ammette scelte intermedie: il popolo si rivolge ad Aharon e gli chiede la costruzione di un vitello d’oro che diventi una divinità da quel momento in poi
Parashat Devarim
Appunti di Parashà a cura di Lidia Calò
Il punto fondamentale di riflessione è che questa Parashà viene letta e studiata durante lo Shabbat che precede il 9 di Av, (Tishà beav), giorno di grave lutto per la Nazione d’Israel, dal giorno in cui fu distrutto il Tempio di Gerusalemme e il Popolo fu disperso sulla Terra.
Maimonide: ebrei e musulmani uniti nella circoncisione, segno unico del Patto divino
di Vittorio Robiati Bendaud
La civiltà Giudeo-Araba 2 / Entrambi “figli di Abramo”, per il Rambam erano molti gli elementi di vicinanza tra ebrei e musulmani. Eppure, tra Dhimma e necessità di convivenza, tra avversione e attrazione, non tutti la pensavano come il grande medico di Cordoba. A partire dagli stessi qabbalisti spagnoli…
La sottile arte (ebraica) del compromesso
di Fiona Diwan
Segno di debolezza o espressione di forza? Necessità o virtù? Ben lungi dall’essere un pensiero debole, l’arte del compromesso è l’esito di un Sé assertivo e maturo. Una dialettica presente in molte pagine della Torà