Israele

Chatbot e disinformazione: l’altro fronte della guerra contro Israele

Mondo

di Davide Cucciati
Operatori iraniani hanno inondato X/Twitter di teorie antisemite e messaggi anti-Israele rivolti agli americani durante il conflitto tra Israele e la Repubblica Islamica dell’Iran. Lo ha rivelato, il 1° luglio 2025, il Jerusalem Post che ha citato un rapporto del Ministero degli Affari della Diaspora israeliano secondo cui centinaia di account falsi coordinati hanno generato fino al 60% del traffico sui principali hashtag di guerra, accusando in inglese la “lobby ebraica”

“Abbiamo commesso un errore di valutazione”: scuse e dimissioni dei vertici della BBC per la diretta del concerto dei Bob Vylan

Mondo

di Pietro Baragiola
La band, che si è esibita urlando “morte all’IDF”, era insieme ad altri sei artisti in una categoria ad “alto rischio” ma la BBC l’ha ritenuta ‘idonea per la trasmissione in diretta streaming’. Nella sua dichiarazione l’emittente ha ammesso che, nonostante diversi problemi durante la diretta, la redazione ha deciso di non interrompere la trasmissione.

Soldati haredim (Screenshot X, fonte World Israel news)

Israele, svolta sulla leva militare: l’IDF lancia un reclutamento di massa degli Haredim mentre cresce lo scontro politico

Israele

di Anna Balestrieri
Gli ordini di leva saranno inviati in più fasi durante il mese di luglio 2025, con appuntamenti di arruolamento distribuiti lungo l’anno di leva 2025–2026. I partiti ultraortodossi Shas e UTJ hanno minacciato di boicottare tutte le votazioni plenarie alla Knesset fino alla consegna del testo finale. Ma per il 2025, l’IDF punta a integrare almeno 4.800 haredim.

Cinque sceicchi di Hebron propongono di uscire dall’Autorità Palestinese per aderire agli Accordi di Abramo 

Mondo
di Anna Balestrieri 
Cinque capi tribali della città palestinese di Hebron, in Cisgiordania, hanno inoltrato una proposta audace: staccarsi dall’Autorità Palestinese e costituire un piccolo emirato indipendente, al fine di stringere un’intesa di pace con Israele e partecipare agli Accordi di Abramo.Una proposta di pacificazione che purtroppo ha già subito una reazione violenta: mercoledì 9 luglio alcuni giovani palestinesi hanno incendiato l’auto dello sceicco Wadee al-Jaabari

Ancora vivi, ma per quanto? Gli ostaggi Bar Kupershtein e Maxim Herkin implorano un accordo definitivo nel nuovo video di Hamas

Israele

di Pietro Baragiola
Continua il terrorismo psicologico di Hamas: il 3 luglio il Forum delle Famiglie degli Ostaggi ha autorizzato la pubblicazione di una clip che mostra Bar Kupershtein e Maxim Herkin, ancora in vita e tenuti prigionieri a Gaza dai terroristi di Hamas. Il filmato è stato inviato all’associazione ad aprile e fa parte di un lungo video di propaganda creato dai media di Hamas in cui compaiono anche altri prigionieri che implorano di essere liberati.

poster ostaggi israeliani (foto ©Anna Balestrieri)

Verso una tregua a Gaza? Segnali di apertura tra Hamas, Israele e Stati Uniti

Mondo

di Anna Balestrieri
La proposta di tregua prevede: lo scambio di prigionieri (10 ostaggi vivi e18 corpi in cambio di terroristi palestinesi); ritiro dell’IDF alle posizioni precedenti al 2 marzo; ripristino del meccanismo ONU per gli aiuti umanitari; impegno a proseguire i negoziati anche nel caso in cui non si arrivi subito a un’intesa complessiva sulla fine della guerra.

Operazione Rising Lion e il fronte caucasico: Israele, Azerbaijan e l’Iran

Mondo

di Davide Cucciati
La partnership strategica tra Baku e Gerusalemme, forgiata in anni di cooperazione energetica e militare, ha ormai un peso geopolitico cruciale. Per Israele, si tratta non solo di una fonte di approvvigionamento petrolifero – oltre il 40% -, ma anche di un potenziale avamposto d’intelligence in una regione chiave. Ma per la repubblica islamica di Iran è fonte di grande preoccupazione.

Ebrei persiani in Israele: soffrire per i due fronti della guerra

Israele

di David Zebuloni
L’Iran radicale e indistruttibile, così come lo conoscevamo fino all’attacco israeliano nei cieli di Teheran, forse non esiste e non esisterà più. Il regime oggi è vulnerabile, isolato, spaventato. Ma ha reagito, bombardando Israele e le basi americane nel Golfo. Come vivono tutto questo gli israeliani di origine iraniana? Sperando nel crollo del regime, per poter visitare l’antica patria