informazione

Gaza: giornalista per la tv tedesca era un membro di Hamas

Mondo

di Nathan Greppi
Ahmed Abu Matar era un membro dell’ala militare di Hamas ed è stato eliminato in modo mirato dall’IDF il 19 ottobre a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. In seguito alla rivelazione, la ZDF ha sospeso ogni forma di cooperazione con la Palestine Media Production (PMP), dove l’uomo era impiegato come ingegnere e che ha collaborato per decenni con l’emittente tedesca.

Jacopo Cecconi durante la diretta del Tg3 da Udine

Italia-Israele: frase shock nel Tg3 e fiocco nero in diretta, la Rai nel vortice delle proteste

Italia

di Pietro Baragiola
“L’Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo” ha affermato Jacopo Cecconi chiudendo la diretta da Udine. Mentre il giornalista di RaiSport Alessandro Antinelli, al termine del match, ha indossato un fiocco nero, un gesto dedicato ai 250 giornalisti uccisi a Gaza in un contesto che lui stesso ha definito “il genocidio perpetrato da Israele”.

La propaganda di Al Jazeera influenza l’intelligenza artificiale

Mondo

di Nathan Greppi
ChatGPT, Gemini, Perplexity e Grok indicano Al Jazeera come una delle loro fonti più affidabili sull’argomento. In risposta alle domande del Free Beacon, le chatbot hanno elogiato Al Jazeera per la sua “affidabilità” e “credibilità”. ChatGPT usa anche Reuters, l’Associated Press e Haaretz, mentre il più moderato Times of Israel viene usato solo occasionalmente. Per Gemini sono affidabili anche Mondoweiss, sito antisionista, e siti e ONG israeliane di estrema sinistra.

 

YouTube oscura Setteottobre: firma l’appello

Personaggi e Storie

di Redazione
YouTube ha deciso di oscurare il canale dell’associazione Setteottobre, dopo la pubblicazione degli ultimi video degli ostaggi (diffusi da Hamas), con l’accusa di promozione di organizzazioni criminali violente. La chiusura del canale di Setteottobre è un atto di censura. La verità non è un crimine. L’informazione non è terrorismo.

Quando l’informazione diventa un’arma di guerra

Libri

di Nathan Greppi
Uno dei nuclei centrali del libro è l’analisi delle campagne antisemite orchestrate da Goebbels, che arrivano al culmine nella cosiddetta Anti-Juden-Sondernummer, un’edizione speciale per i direttori dei giornali di 32 pagine interamente dedicate alla promozione dell’odio antiebraico

BBC: sul documentario controverso su Gaza indaga anche la polizia

Mondo

di Anna Balestrieri
Dopo avere sollevato le critiche della leader conservatrice Kemi Badenoch, che ha richiesto un’inchiesta per capire se Hamas abbia ricevuto finanziamenti dalla BBC, e le preoccupazioni del premier laburista Keir Starmer, ora è la polizia antiterrorismo britannica a essere entrata in scena, per esaminare le denunce relative al filmato.

Reportage di Al jazeera su Gaza

Come i media arabi rappresentano Israele. L’esperienza in prima persona di Suzan Quitaz

Mondo

di Nathan Greppi
Nata in una famiglia curda costretta a lasciare l’Iraq sotto il regime di Saddam Hussein, dal 2014 al 2021 ha lavorato presso l’emittente televisiva qatariota Al-Araby, ha collaborato con la rivista saudita Al-Majalla e il MEMRI. Oggi risiede in Israele, dove lavora come ricercatrice presso il Jerusalem Center for Public Affairs (JCPA).

sede del quotidiano Le Monde (Foto Wikimedia Commons. Autore: Arthur Weidmann)

Il caso Le Monde: polemiche e accuse di schieramento ideologico tra filo-palestinismo e critica a Israele. Redazione spaccata

Mondo

di Marina Gersony
All’interno degli spazi comuni della redazione di Le Monde, un angolo è stato ribattezzato “il muro di Gaza” dove campeggiano immagini di bambini palestinesi, articoli di denuncia e slogan come “Stop al genocidio” e “Non lasciate che vi dicano che tutto è iniziato il 7 ottobre 2023”. A dimostrazione della crescente polarizzazione delle posizioni anche nel mondo dell’informazione, che rischia di compromettere l’autorevolezza della testata.

“La narrazione sta cambiando”: la startup Tech For Palestine tra sostegni e controversie

Personaggi e Storie

di Pietro Baragiola
Una ricerca del giornalista Ashley Rindsberg ha rivelato che l’organizzazione Tech For Palestine avrebbe offerto sostegno a numerosi redattori del rinomato sito Wikipedia per rimodellare il modo in cui viene percepito il conflitto in Medio Oriente, contrastando apertamente le azioni di Israele. Il rapporto di Rindsberg ha evidenziato ben 850.000 informazioni scorrette su quasi 10.000 articoli che parlano del conflitto.