di Redazione
Una casa è stata colpita stamane a nord di Tel Aviv da un razzo sparato da Gaza, poco dopo che nella zona erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha riferito la radio militare israeliana.
hamas
A Gaza Hamas reprime le manifestazioni della popolazione. E i media italiani tacciono
di Redazione
L’inviato delle nazioni Unite per il Medio oriente, Nickolay Mladenov, ha condannato la repressione violenta di Hamas delle manifestazioni pacifiche nella Striscia di Gaza contro l’aumento del costo della vita in questa zona controllata dal gruppo terroristico. Ma i media internazionali non ne parlano.
Il ministro della Difesa Lieberman si dimette: «Israele non deve trattare coi terroristi»
di Paolo Castellano
Avigdor Lieberman si è dimesso. Il motivo è il recente attacco missilistico di Hamas. L’ex-ministro della Difesa sostiene che il governo israeliano abbia sbagliato a concedere la tregua ai terroristi palestinesi e a non proteggere le comunità israeliane sul confine con Gaza.
Hamas e Israele: una nuova guerra all’orizzonte?
di Luciano Assin
L’aumento della spirale di violenza nella Striscia di Gaza, con un’operazione militare israeliana finita male e il lancio di centinaia di missili da parte di Hamas, fa temere lo scoppio di una nuova guerra.
Oltre 300 missili lanciati in un pomeriggio da Gaza: il sud di Israele è sotto attacco
di Redazione
Solo dal primo pomeriggio alla sera di lunedì 12 novembre più di 300 missili sono stati sparati dai terroristi di Gaza verso Israele. Il bilancio delle vittime israeliane (aggiornato a martedì 13 alle ore 10.53) è di 1 morto ad Ashkelon e decine di feriti, alcuni in modo grave.
Hamas è al bivio: o la pace con Israele o la guerra
di Luciano Assin
Una lunga intervistaa Yahya Sinwar, leader del braccio armato di Hamas nella striscia di Gaza, mette in luce quanto delicata sia la situazione di Hamas oggi, che si trova in uno dei momenti più critici della sua storia decennale, in bilico fra arrivare a un accordo con Israele o andare alla guerra, peggiorando le già disperate condizioni di Gaza.
“L’ONU prenda posizione contro i crimini ambientali di Hamas”: una nuova petizione online
di Nathan Greppi
Il Congresso Ebraico Mondiale ha pubblicato una petizione su Change.org per chiedere alle Nazioni Unite di condannare Hamas per la distruzione delle riserve naturali israeliane. Raggiunte ad oggi 31 luglio 9.117 firme, obiettivo 10.000.
“Il WWF denunci gli incendi in Israele”: obiettivo 7.500 firme
di Nathan Greppi
Una petizione pubblicata su Change.org chiede al World Wildlife Fund (WWF) di riconoscere e di agire pubblicamente per fermare la distruzione da parte di Hamas delle riserve naturali d’Israele. Raggiunte 5.000 firme, ora si punta alle 7.500.
Il sud di Israele in fiamme: continua l’Intifada degli aquiloni incendiari (nel silenzio dell’Occidente)
di Nathan Greppi
Sono passati più di 100 giorni da quando i terroristi di Hamas hanno iniziato a lanciare da Gaza palloncini e aquiloni incendiari. Complessivamente, hanno causato circa 678 incendi vicino al confine tra la Striscia e Israele, bruciando circa 2.260 acri di vegetazione. E i danni sono destinati ad aumentare.
Israele: Twitter blocca i profili di Hezbollah e Hamas
di Nathan Greppi
Twitter ha recentemente bloccato 2 profili legati a Hamas, e in Israele ne ha chiusi o bloccati 35 legati sempre a Hamas e a Hezbollah.
L’ONU condanna Israele per “eccessivo uso della forza” sui palestinesi e assolve la violenza di Hamas a Gaza
di Paolo Castellano
L’Assemblea generale dell’ONU ha approvato una risoluzione che condanna Israele per aver utilizzato “eccessiva forza” nei confronti dei palestinesi sul confine con Gaza.
L’ONU non condanna i razzi di Hamas, ma indaga sulla condotta di Israele a Gaza. L’ira degli USA
di Paolo Castellano
Nikki Haley, rappresentate degli Stati Uniti all’ONU (nella foto), ha proposto di mettere ai voti una dichiarazione in cui si condanna formalmente e collettivamente il lancio di razzi su Israele dalla Striscia di Gaza. Però il 30 maggio il Kuwait, membro non permanente del consiglio e rappresentante dei paesi arabi, ha bloccato la proposta degli Stati Uniti. Poche settimane prima le Nazioni Unite avevano avviato un’indagine sulla condotta israeliana al confine con Gaza.