di David Zebuloni
Dopo l’eliminazione di Yahya Sinwar, avvenuta nell’ottobre scorso, l’ufficio politico di Hamas ha adottato un modello di leadership condivisa. Attualmente, la direzione è affidata a Khaled Mashal, Khalil al-Hayya, Zaher Jabarin, Mohammed Darwish e, secondo alcune informazioni, anche a Nizar Awadallah.
hamas
Israele colpisce la leadership di Hamas a Doha
di Anna Balestrieri
Il Qatar ha reagito con durezza, parlando di “atto codardo e criminale”. Solidarietà al Qatar da Giordania ed Emirati Arabi Uniti, mentre Antonio Guterres condanna Israele. Il raid a Doha segna un salto di qualità nel conflitto, portando la guerra fuori dai confini di Gaza e innescando una crisi diplomatica con uno dei principali partner occidentali nella regione.
Trump lancia l’“ultimo avvertimento” a Hamas: verso un accordo per il cessate il fuoco?
di Anna Balestrieri
Il piano prevede che tutti i 48 ostaggi – vivi e morti – vengano rilasciati già nel primo giorno della tregua. In cambio, Israele libererebbe centinaia di prigionieri palestinesi condannati per omicidi e migliaia di altri detenuti. Ma l’attentato di lunedì 8 settembre e la morte di quattro giovani soldati a Gaza potrebbero avere una impatto sugli accordi.
Gaza: le due opzioni (entrambe pessime) secondo Michael Milshtein
di Davide Cucciati
Michael Milshtein è uno dei più lucidi e originali analisti israeliani del mondo arabo e palestinese. Colonnello in congedo, ha diretto per anni il Dipartimento per gli Affari Palestinesi nell’intelligence militare israeliana.
Hamas diffonde un nuovo video con gli ostaggi Guy Gilboa-Dalal e Alon Ohel
di Anna Balestrieri
Gilboa-Dalal era già apparso a febbraio in un altro video di Hamas dove era costretto insieme a Evyatar David, ad assistere al rilascio di altri ostaggi. Mentre già da tempo la madre di Ohel denuncia che il figlio è in condizioni disperate.
Il sistema segreto che Hamas usa per pagare gli stipendi di governo: saccheggiare gli aiuti umanitari e rivenderli, mentre il mondo incolpa Israele di affamare Gaza
di Nina Prenda
La BBC afferma d’aver parlato con tre dipendenti di Hamas, ognuno dei quali ha riferito d’aver ricevuto trecento dollari nell’ultima settimana: soldi che servono per pagare 30.000 stipendi dei dipendenti pubblici per un totale di 7 milioni di dollari (5,3 milioni di sterline). Mentre Giulio Meotti sul Foglio denuncia, dati alla mano: “su 3.167 camion di aiuti umanitari entrati a Gaza tra il 19 maggio e l’11 agosto, solo 351 hanno raggiunto le destinazioni, gli altri sono stati saccheggiati”.
Preside e padre di Gaza accusa Hamas: “Assassini e criminali”
di Nathan Greppi
Nel suo discorso al-Maschal ha accusato Hamas di aver abbandonato gli abitanti della Striscia, di aver rubato le loro proprietà e di aver violato la loro dignità: “Un incidente in cui sono stati uccisi 12 giovani uomini: a quale Islam appartengono questi assassini e criminali?! Il sangue dei nostri figli viene prima di tutto, prima dovete vendicare il sangue dei nostri figli. La nostra dignità è stata lesa, il denaro dei nostri figli è stato saccheggiato e rubato”, ha gridato.
Guerra, disinformazione, Intelligenza Artificiale: ecco come ti manipolo news, Chatbot e social media
Attualità
Il giornalista Amit Segal: «Il 7 ottobre è stato la Pearl Harbor di Israele»
Cultura
GECE 2025 – Il potere delle idee, la forza della parola: scrivere, leggere, trasmettere
Comunità
Il Keren Kayemet Leisrael e la promozione della realtà israeliana in campo ambientale
Lo sciopero d’Israele: la testimonianza Yosh Amishav
di Associazione Italia-Israele di Milano
Il 17 agosto in tutto Israele un popolo vivo e consapevole ha partecipato alle manifestazioni per la liberazione degli ostaggi e la fine della guerra, rispondendo all’appello del Forum delle famiglie. Lunedì 25 agosto, un incontro Zoom con Yosh Amishav
Toronto: Festival di cinema boccia un documentario sul 7 ottobre, non c’è l’autorizzazione dei terroristi di Hamas
di Nathan Greppi
Sembra che il TIFF ha annullato la proiezione nel timore che i manifestanti antisraeliani rovinassero il festival, adducendo una presunta questione di copyright. Immediate le reazioni israeliane e del mondo ebraico che criticano la decisione, trattandosi di video diffusi i diretta dai terroristi il 7 ottobre.
Gaza, la guerra delle bugie: ex giornalista dell’Associated Press rompe il silenzio
di Nina Deutsch
Matti Friedman denuncia pressioni dirette di Hamas e complicità indirette dei media. Dalla censura sulle vittime ai set fotografici costruiti: così si fabbrica la narrazione della guerra. Perché la diffusione di fake news e contenuti distorti in tempo di guerra non è un effetto collaterale, ma una strategia deliberata.
Voci dal mondo arabo contro Hamas e la tortura degli ostaggi
di Nathan Greppi
Dopo che Hamas ha diffuso dei video scioccanti che mostrano le orribili condizioni di due ostaggi israeliani, Evyatar David e Rom Braslavski, alcuni giornalisti e influencer arabi hanno duramente condannato la crudeltà dell’organizzazione terroristica e le torture inflitte agli ostaggi. Tra loro, l’egiziana Dalia Ziada, l’emiratino Amjad Taha e il saudita Abdullah Al-Tawila’i.