di Anna Coen
Lo spettacolo alterna i testi di Sofia Weck a degli intermezzi storici a cura di Laura Vergallo Levi alla musica. Violoncello, tromba, voce, pianoforte e fisarmonica intrecciano melodie struggenti, canti, sonate che sono nati a Ferramonti, perché lì, con i piedi in un acquitrino paludoso, tra le anofele, la fame e il filo spinato, la musica ha fatto sentire i prigionieri ancora parte del consesso umano.