di Sabina Fedeli Schönheit
Amava raccontare quel suo nome che a tanti sembrava strano ma che invece i bambini associavano subito al pesciolino dei cartoni animati: Dory. L’aveva scelto suo papà abbreviando l’appellativo di una dea della mitologia greca Doreide e lei se lo portava addosso con orgoglio perché gliel’aveva dato il babbo adorato, Renzo Bonfiglioli, un socialista di razza come la moglie Ida.