di Nina Deutsch
Il presunto “Amir”, citato da un ex collaboratore della Gaza Humanitarian Foundation (GHF) come vittima del fuoco israeliano, si chiama in realtà Abdul Rahim Muhammad Hamden ed è vivo con la madre fuori dalla Striscia. Una vicenda che rivela quanto la disinformazione possa manipolare e orientare in modo errato l’opinione pubblica mondiale.
disinformazione
Lettera aperta a tutti quanti hanno a cuore le sorti della nostra scuola
di Andrea Atzeni
L’ondata di cieca animosità dilagata al seguito del pogrom del 7 ottobre di due anni fa ha subito lambito anche le nostre scuole, che sono spesso diventate teatro di disinformazione e di pregiudizio a senso unico, benché sul piano formale siano impegnate a combatterli.
Marah Zohry: ventenne gazawa morta di leucemia, non di malnutrizione
Il New York Times corregge un articolo sulla fame a Gaza: il bambino mostrato aveva gravi patologie pregresse
di Anna Balestrieri
La correzione, pubblicata martedì 30 luglio, è stata aggiunta solo online e rilanciata tramite l’account PR della testata su X, che conta meno di 90.000 follower. Tuttavia, non è apparsa sull’account principale del quotidiano, seguito da oltre 55 milioni di utenti. A quel punto, la storia e la foto erano già diventate virali e usate come simbolo della presunta carestia a Gaza.
Sergio Della Pergola al Corsera: “L’uso di notizie fake e non rappresentative sulla complessa realtà israeliana aggravano l’ostilità contro Israele e la popolazione ebraica”
di Maia Principe
In una lettera al quotidiano, il Professore emerito di demografia all’Università Ebraica di Gerusalemme, critica l’utilizzo di un sondaggio non rappresentativo (1005 intervistati) e veritiere sull’opinione pubblica israeliana, che ne esce come un popolo estremista e fanatico, odiatore dei palestinesi. Fatto inaccettabile da parte di un quotidiano così importante in Italia.
“Basta con le menzogne e basta con l’estremismo”: oltre 400 star di Hollywood firmano la lettera aperta contro le proteste anti-Israeliane
di Pietro Baragiola
Sostenuta da personalità di spicco tra cui l’imprenditore televisivo Haim Saban, l’attrice Patricia Heaton e gli amministratori delegati di Mattel, Warner Records e Fox Entertainment Global, la lettera accusa le campagne anti-Israele di diffondere disinformazione, giustificare le atrocità di Hamas e mettere in pericolo gli ebrei in tutto il mondo.
Fake News ritrattata: i media internazionali smentiscono la notizia dell’attacco israeliano al centro di aiuti di Rafah
di Pietro Baragiola
Martedì 3 giugno, la Gaza Humanitarian Foundation (GHF) ha diffuso immagini delle telecamere di sicurezza provenienti dal sito del presunto incidente, mostrando che non si è verificato alcun attacco di questo tipo e smentendo tutte le accuse. Tuttavia, la fake news era già stata condivisa da molti media internazionali che l’hanno diffusa senza prima effettuare alcuna verifica, scatenando così numerose critiche nei confronti di Israele.
“Noi, che la morte l’abbiamo già uccisa”. Presentato in via Guastalla il libro di Bruno Dardani
di Nathan Greppi
Nel volume, presentato domenica 6 aprile presso la Sinagoga Centrale di Via Guastalla in un incontro organizzato da Kesher, il giornalista, alterna ricordi personali dei suoi viaggi e analisi basate sui fatti, e tratta i falsi miti su Israele e i palestinesi. Di questo e altro hanno parlato gli altri relatori.
Difendere Israele sui media, tra like e complessità
di Nathan Greppi
Per capire quali sono le tattiche per poter contrastare la disinformazione che circola nei media e sui social riguardo a Israele, giovedì 7 novembre si è tenuto presso la Sala Segre della Scuola Ebraica di Via Sally Mayer un incontro curato dai responsabili del sito Progetto Dreyfus assieme all’Adei Wizo e alla Comunità Ebraica di Milano, dal titolo Tra like e complessità. Istruzioni per la difesa di Israele sui media.
Un incontro per contrastare la disinformazione e i pregiudizi su Israele
Mercoledì 18 ottobre dalle 19:00 si terrà su zoom un incontro per ragazzi fra i 18 e i 25 anni per condividere tra giovani ed esperti le nostre preoccupazioni e reazioni sulla situazione in Israele.
Le Fake news nascono perché hanno degli obiettivi da colpire
di Michael Soncin
Domenica 10 maggio si è tenuta su Zoom la conferenza dal titolo ‘Fake News – Tecniche e Obiettivi’, organizzata dalla Comunità Ebraica di Milano, che ha visto come ospiti Daniel Fishman, scrittore ed esperto di comunicazione e di Alessandro Orlowski, personaggio eclettico e regista di numerosi spot pubblicitari.
Evento antisionista alla Statale, nonostante il divieto del Rettore
di Nathan Greppi
Nonostante l’Università Statale di Milano avesse revocato il permesso mercoledì 9 settembre, il giorno di Kippur, si è tenuto comunque un evento antisraeliano in cui il collettivo universitario Fuori Luogo ha invitato a parlare Miko Peled, un’attivista israeliano di estrema sinistra, nella sede della facoltà di Scienze Politiche.