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Le vittime dell’attacco, avvenuto a un check point vicino a Beitar Illit, in Cisgiordania, sulla strada che collega Gerusalemme a Betlemme, sono due adulti e tre bambine fra gli 8 e i 10 annio. Per le ferite riportate sono state ricoverate d’urgenza in ospedale, ma le loro condizioni non sarebbero gravi.
Anche un italiano scampato miracolosamente all’assalto. Gli attentatori, due arabi israeliani, hanno colpito i fedeli in preghiera al mattino con pistole, coltelli e aste di metallo. Otto i feriti, di cui 5 in gravi condizioni. Netanayhu: “Abu Mazen incita all’odio”. Ma Hamas replica: “Giusta reazione”.
di Ilaria Myr
In Belgio la situazione sta precipitando. Attentati, atti vandalici, minacce e persino membri del governo che sfilano in manifestazioni contro Israele in cui si inneggia alla “morte agli ebrei”, senza che nessuno senta il bisogno di protestare.
Arrestati in Belgio un uomo e una donna di origine turca sospettati di volere scatenare un attentato simile a quello del Museo di Bruxelles, con l’obiettivo di uccidere il più alto numero di persone.
Migliaia di persone hanno ricordato quel 18 luglio del 1994 in cui una bomba uccise 85 persone e ne ferì oltre 300. E che ancora non ha colpevoli. “Si faccia giustizia” ha chiesto Papa Francesco in un accorato video messaggio.
Mehdi Nemmouche, 29 anni, francese di Roubaix, è stato fermato venerdì a Marsiglia. Nel 2013 sarebbe stato in Siria con un gruppo di jihadisti.
Dopo l’attacco antisemita al Museo Ebraico
Solidarietà con la Comunità Ebraica del Belgio e con le famiglie delle vittime dell’attentato di Bruxelles di sabato 24 maggio. Con la morte del giovane belga che lavorava al Museo, sono salite a quattro le vittime, tra cui una coppia di israeliani, Miriam ed Emmanuel Riva.
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Cresce la tensione fra Israele e Siria dopo il ferimento di quattro soldati israeliani sulle alture del Golan per una bomba, e la conseguente rappresaglia dell’esercito contro postazioni militari in territorio siriano.
Mentre arriva la rivendicazione del gruppo terroristico Ansar Beit el Maqdis, si diffonde la notizia che l’Egitto ha rimandato indietro le ambulanze israeliane arrivate in soccorso.
Il 3 ottobre 2008 sul quotidiano israeliano Yediot Aharonot fu pubblicata una lunghissima intervista a Francesco Cossiga
Il 3 ottobre 2008 sul quotidiano israeliano Yediot Aharonot fu pubblicata una lunghissima intervista a Francesco Cossiga
