di Pietro Baragiola
Martedì 20 maggio la 78° edizione del Festival di Cannes ha ospitato la premiere mondiale del film Eleanor the Great, il debutto alla regia di Scarlett Johansson.
Attrice ebrea pluripremiata, nota in tutto il mondo come la “Black Widow” del Marvel Cinematic Universe e due volte candidata all’Oscar, Johansson ha considerato questo nuovo film un ‘matchpoint’ per la sua carriera, legandola ancor di più con le sue origini ebraiche.
Eleanor the Great, infatti, si intreccia profondamente con la Shoah e il tema della memoria, raccontando la storia di un’anziana signora che si finge una sopravvissuta ai campi di sterminio mentre stringe nuove amicizie a New York.
“È un film che parla di molte cose: di amicizia, di dolore e di perdono. Penso che siano tutti temi di cui abbiamo molto bisogno in questo periodo” ha affermato Johansson durante la presentazione del progetto.
Il cast include interpreti straordinari come la star ebrea June Squibb, Chiwetel Ejiofor, Erin Kellyman e l’attrice israeliana Rita Zohar, vera sopravvissuta alla Shoah.
In concorso nella sezione “Un Certain Regard” dedicata alle nuove tendenze del cinema, Eleanor the Great si contenderà la corsa al premio con i debutti alla regia di altre stelle di Hollywood come Harris Dickinson con Urchin e Kristen Stewart con The Chronology of Water.
La trama
Il film segue le vicende di Eleanor Morgenstein (Squibb), una donna di 90 anni che, dopo la perdita della sua migliore amica Bessi (Zohar) sopravvissuta alla Shoah, si trasferisce a New York per vivere insieme alla figlia e al nipote.
Qui si imbatte in un gruppo di sostegno per superstiti della Shoah e decide di unirsi a loro raccontando i ricordi di infanzia di Bessi nella Polonia occupata dai nazisti e facendoli suoi.
La sua storia affascina una giovane studentessa di giornalismo, Nina (Erin Kellyman) con cui Eleanor stringe un’inaspettata amicizia.
A commentare questo rapporto basato su una menzogna sono la star di Doctor Strange Chiwetel Ejiofor, che interpreta il padre di Nina, e Jessica Hecht (Breaking Bad), che nel film è la figlia di Eleanor.
“Questo debutto alla regia di Scarlett Johansson, interamente girato a New York, è un’esplorazione comica e commovente di come le storie che ascoltiamo diventano le storie che raccontiamo” si legge nella sinossi del film fornita dal Festival di Cannes.
Il debutto alla regia
Durante un’intervista rilasciata al magazine Variety, Johansson ha affermato che il suo passaggio alla regia è stato quasi del tutto casuale.
“Un giorno ho letto questo piccolo gioiello di sceneggiatura e mi ha colpito immediatamente” ha affermato l’attrice commossa, aggiungendo di aver subito voluto coinvolgere Squibb per alimentare la profondità al progetto.
Candidata all’Oscar per Nebraska e nota recentemente per il film Thelma, Squibb si è sentita talmente coinvolta dal copione da accettare immediatamente. “Quando ho iniziato a leggere la sceneggiatura ho provato la stessa sensazione di Scarlett: sentivo che era qualcosa che dovevo fare” ha raccontato l’attrice al pubblico della premiere.
Il personaggio di Eleanor viene descritto dalla regista come ‘complicato e impossibile’ ma anche ‘arguto e con cuore e mente aperti’, sottolineando l’empatia e dualità che il film intende trasmettere.
Nonostante sia stato fortemente acclamato dagli spettatori in sala, Eleanor the Great è stato recensito negativamente dalla critica: il Guardian gli ha assegnato “due stelle su cinque” per ‘aver sottovalutato la gravità della premessa della storia’, mentre Variety lo ha definito ‘un film per il grande pubblico ma poco convincente.’
In passato Johansson aveva già diretto il corto These Vagabond Shoes nel 2009 e quest’anno è a Cannes anche come membro del cast di The Phoenician Scheme di Wes Anderson.
Eleanor the Great rappresenta però un progetto personale per l’attrice in quanto sua madre viene da una famiglia ebrea russa e polacca e solo nel 2017 ha rivelato a Scarlett che alcuni dei loro parenti sono stati uccisi nel ghetto di Varsavia durante la Shoah.
“È un film che ritengo importante per diversi motivi e spero che lo porterete con voi come io porto Eleanor con me” ha concluso la neo regista dando il via alla proiezione.