Iniezione di un vaccino

L’immunità del vaccino Pfizer diminuisce dopo 6 mesi: lo dice una ricerca israeliana

Salute

di Nathan Greppi
I dati raccolti in Israele, stando a una ricerca resa pubblica domenica 11 luglio, sembrano indicare che gli israeliani maggiormente colpiti dalla variante Delta del Coronavirus siano stati in molti casi anche tra i primi vaccinati nel paese. Un segno, a detta di alcuni, che dopo qualche mese le difese immunitarie offerte dal vaccino Pfizer sembrerebbero perdere efficacia. Tuttavia, stando al Times of Israel, gli esperti del Ministero della Salute israeliano affermano che si tratti di conclusioni affrettate: secondo loro, è ancora presto per stabilire se il vaccino sia diventato inefficace o no, anche perché i soggetti in questione erano soprattutto anziani sopra i 70 anni, che hanno già di loro un sistema immunitario debole.

Giovedì 8 luglio Mikael Dolsten, responsabile ricerca e sviluppo della casa farmaceutica Pfizer, ha dichiarato che, stando ai dati ricevuti da Israele, c’è il rischio che coloro che sono stati vaccinati tra gennaio e febbraio inizino a perdere gli anticorpi acquisiti grazie al vaccino. I dati sono stati recentemente mostrati al governo da Arik Haas, uno dei consiglieri del Ministero della salute. Secondo lui la crescita dei contagi non tanto dovuta alla variante Delta né al fattore dell’età, ma alla perdita di efficacia dei vaccini sul lungo periodo. Tuttavia, gli altri ricercatori che lavorano per il governo sostengono che ci vogliono maggiori dati prima di prendere per valida questa teoria.

Quando il report è stato presentato, c’erano 4.130 casi di coronavirus in Israele, di cui 44 molto gravi. Nello stesso momento, erano 5.190.709 gli israeliani che avevano ricevuto entrambe le dosi del vaccino; in totale, tutti quelli che avevano ricevuto almeno la prima dose erano 5.728.526.