La famiglia Blei e il loro salvataggio miracoloso, ora la cittadinanza onoraria di Altopascio  

di Roberto Zadik

Ci sono vicende che sembrano pure invenzioni mentre sono fatti di cronaca e di storia realmente esistiti e a lieto fine.

Tutto è cominciato nel 1941 quando nel paesino toscano di Altopascio due ebrei,  Giulio Blei, professore di lettere e l’ebrea croata Vlasta Strassberger sono internati  nel “comune di internamento libero”, assieme ad altri perseguitati politici pericolosi per il regime fascista,. La situazione peggiora sempre di più e dal 1943 sarebbero iniziate le deportazioni verso i lager, ma nonostante questo i due giovani non perdono fiducia nel futuro e nel loro grande amore e decidono di sposarsi sfidando avversità e pericoli di quel momento storico così complesso e doloroso.

Dalla loro unione nacque un bambino, Davide, ma la condizione ebraica stava diventando sempre più critica. A quel punto, spaventati e disorientati, la coppia assieme al loro piccolo figlio non sapevano cosa fare fino all’incontro con un uomo che sarebbe stato decisivo per i loro destini: Francesco Rossellini.

Fu un salvataggio miracoloso, quando tutto sembrava perduto. Le truppe tedesche stavano penetrando nella zona arrivando a Altopascio, ma poco prima Rossellini, gestore dell’azienda di Altopascio del consorzio agrario lucchese e oppositore del fascismo, riesce nella miracolosa salvezza della coppia. Attraverso un complesso stratagemma e rischiando la vita in prima persona, Rossellini riesce a fornirgli documenti falsi e soldi, a trovare loro un posto dove nascondersi, nel paesino di Vetriano, per osare una rocambolesca fuga in Svizzera verso l’inizio di una nuova vita.

Tutto questo è stato rievocato al Comune di Altopascio quando lo scorso 19 settembre è stata assegnata la cittadinanza onoraria alla 102enne Vlasta e al figlio Davide Blei, che commossa ha ricordato “Noi a Francesco Rossellini dobbiamo tutto” davanti al sindaco Sara D’Ambrosio e al presidente del consiglio comunale Sergio Sensi e ai parenti, da suo figlio Davide con il fratello, ai nipoti e bisnipoti, nel ricordo dello scomparso marito Giulio.

Un momento importante che ha consegnato al presente e al futuro una storia che dalla sofferenza si è trasformata in speranza.