Intellettuali e politica: la parola

Opinioni

Elie Wiesel e Bernard-Henri Lévy hanno partecipato agli incontri organizzati in questi giorni nel quadro della Milanesiana al Teatro Dal Verme. Due intellettuali che parlano alla politica, che ragionando sull’assoluto e sui grandi temi del nostro tempo possono dare al potere parole da ascoltare e prospettive da seguire. Su questo tema Mosaico ha chiesto un contributo a Paolo De Benedetti.


“Allora Nathan disse a David: Tu sei quell’uomo!” (2° Samuele 12, 7). Questo è, come racconteremo subito, uno dei pochi casi nella storia, profana e religiosa, di un intellettuale che prevale sul politico. Nella Bibbia, questo accade talvolta: gli intellettuali di allora, cioè i sapienti, i profeti, gli scribi, rinfacciano spesso ai re le loro colpe, e – cosa mai accaduta fuori dalla Bibbia – riescono a prevalere.

Da Socrate ai fratelli Rosselli, la storia è piena del sangue di coloro che hanno osato opporsi alla divinizzazione del potere. Ma, come abbiamo detto, nella Bibbia non mancano esempi di vittoria della sapienza e della Torah.

David aveva fatto in modo che il generale Uria morisse in battaglia, per prendergli la moglie Betsabea, ed ecco che il profeta Nathan si reca dal re e gli racconta una parabola: “V’erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco aveva pecore e buoi in grandissimo numero; ma il povero non aveva nulla, fuorché una piccola agnellina ch’egli aveva comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme ai figliuoli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; ed essa era per lui come una figliuola. Or essendo arrivato un viaggiatore a casa dell’uomo ricco, questi, risparmiando le sue pecore e i suoi buoi, non ne prese per preparare un pasto al viaggiatore ch’era capitato da lui; ma pigliò l’agnella di quel povero uomo, e ne fece delle vivande per colui che gli era venuto in casa”. Allora l’ira di Davide s’accese fortemente contro quell’uomo, e disse a Nathan: “Com’è vero che l’Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte; e pagherà quattro volte il valore dell’agnella, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pietà”. Allora Nathan disse a Davide: “Tu sei quell’uomo!”.

Ma questa storia ci insegna anche un’altra cosa: David si pente e Dio lo perdona. Il pentimento dei politici è forse molto più raro della giustizia dei giusti, ma Dio lo ama di più: non per nulla i nostri Maestri insegnano che Dio ha creato la teshuvà (il pentimento) prima di creare il mondo e che il peccatore pentito va in cielo più in alto del giusto.

David ha “ascoltato” Nathan: la salvezza del mondo sta sempre nel porgere orecchio a questa grande parola biblica “Ascolta!”.