Speciale Libri 2022 – Narrativa. Se mi vuoi bene, raccontami una storia… Quando le parole dei libri ci “svelano” di noi

Libri

SHIN, di Raffaella Procaccia, tratto da I segni della creazione, Psiche 2 editore.

 

 

di Redazione

Speciale Libri Estate 2022: per sorridere, riflettere, stupirsi. Ma anche per capire questo presente destabilizzante e complesso. Romanzi, memorie, saggi…Libri come cura, terapia, “farmacia” dell’anima

«Scrivere romanzi significa prendersi cura degli altri. Se io ci tengo veramente a te, se voglio avere una relazione con te, ti racconto storie». Parola di Jonathan Safran Foer, autore di capolavori come Ogni cosa è illuminata e Eccomi.
Ai nostri affezionati lettori offriamo qui, come ogni anno alle porte dell’estate, una serie di proposte di narrativa, saggistica, pensiero ebraico, per condividere le storie che amiamo, che ci appassionano, intrattengono, divertono, insegnano. Buone letture!

 

 Narrativa

Stalingrado. La lettura di questa opera monumentale di Vasilij Grossman, come accadde con Vita e Destino, dà la sensazione di essere sollevati da un vortice e di poter vedere dall’alto un affresco sterminato in cui ogni particolare è un dettaglio imperdibile che contribuisce alla straordinaria ricchezza dell’insieme. Vita e destino è in realtà, nell’impianto narrativo concepito da Vasilij Semënovič Grossman, il seguito di Per una giusta causa, poi pubblicato con il titolo – che oggi Adelphi riprende – di Stalingrado. Le vicende editoriali delle opere di Grossman, il sequestro dei manoscritti da parte del KGB e il loro fortunoso recupero meritano uno studio a parte.
Il clima di Per una giusta causa/ Stalingrado è quello cupo della guerra mossa dal nazismo contro l’ex alleato sovietico; i dittatori folli e paranoici decidono le sorti di milioni di uomini. E ciascuno di questi uomini ha la sua personale piccola storia da affrontare nel gorgo mondiale. Il Volga, il grande fiume che attraversa la città e le pianure della Grande Madre Russia, è panorama e metafora insieme dell’impossibilità di sottrarsi al fluire della Storia. Pëtr Vavilov ha già un figlio, giovanissimo, in guerra e quando viene richiamato come riservista, nel 1942, il suo pensiero è per la moglie e per i figli che lascia nel kolkhoz; si mette a tagliare legna per lasciare una provvista per l’inverno, accarezza con le nodose mani da contadino la testa bionda del più piccolo. La rudezza dell’ambiente spartano e dei corpi segnati dalla fatica quotidiana rendono, per contrasto, ancora più fulgida la dolcezza dell’amore familiare e il dolore del distacco. Ma non ci si può imboscare quando la Patria chiama, e così Vavilov «…sentì, non con la mente né col pensiero, ma con gli occhi, la pelle e le ossa, tutta la forza malvagia di un gorgo crudele cui nulla importava di lui, di ciò che amava e voleva. Provò l’orrore che deve provare un pezzo di legno quando di colpo capisce che non sta scivolando lungo rive più o meno alte e frondose per sua volontà, ma perché spinto dalla forza impetuosa e inarginabile dell’acqua». Leggere i nomi delle città che via via spariscono sotto i colpi dei panzer tedeschi che avanzano da ovest fa venire i brividi, oggi che le stesse città, in Ucraina, sono bombardate da est.
Ester Moscati
Vasilij Grossman, Stalingrado,
trad. Claudia Zonghetti, a cura di Jurij Bit-Junan, Robert Chandler, Adelphi, pp. 883, euro 28,00.

Un libro attualissimo e imperdibile. Riproposti nella nuova edizione, i Racconti di Odessa di Isaak Babel’ ci trasportano nella città ucraina del passato, cosmopolita fin dalla sua fondazione. Crocevia di popoli, religioni, lingue e culture, Babel dipinge e ci restituisce le atmosfere di un luogo palpitante con i suoi vicoli e i suoi mercati colorati, le case del malaffare e i ricchi palazzi, in un turbinio di feste nuziali, amori che nascono e commerci di tutti i tipi, ma anche devastata dai pogrom, dalle violenze e dai funerali. Tutto è ambientato tra la fine dell’Impero zarista e gli anni della Rivoluzione.
Marina Gersony
Isaak Babel’, Racconti di Odessa, Oscar Mondadori, pp. 256, euro 12,00.

Ottima notizia per gli estimatori di Woody Allen: è uscito lo scorso giugno, in contemporanea con gli Stati Uniti, Zero Gravity, la nuova raccolta di racconti umoristici del brillante scrittore, regista e attore che ancora una volta è sceso in campo con il suo humour esilarante e spiazzante. In questi brani – che combinano pezzi apparsi sul New Yorker e una decina di scritti inediti – succede di tutto: storie di attori falliti e di mucche assassine, di galline annoiate e di lussuose illusioni hollywoodiane; elucubrazioni sulle origini della ricetta del pollo del generale Tso o su quelle del nodo Windsor; e ancora: la vita sessuale delle celebrità o il talento di un cavallo che dipinge… Si ride molto con il mitico Woody, sempre capace di sorprendere e di far divertire. Soprattutto in un momento storico difficile come quello attuale in cui si sente il bisogno di un po’ di leggerezza, di briosa intelligenza.
Marina Gersony
Woody Allen, Zero Gravity, trad.Alberto Pezzotta, La Nave di Teseo, Collana Oceani, pp. 224, euro 19,00.

«Divertentissimo, paradossale, ma anche acuto e commovente»: parola del Guardian a proposito dell’ultimo romanzo di Shalom Auslander, scrittore newyorkese dalla penna irriverente. La trama: una famiglia appartenente all’antica stirpe Cannibale-Americana da sempre perseguitata, deve nascondere le proprie origini per evitare le persecuzioni subite dal suo popolo. Circondata dagli undici figli sul letto di morte, la madre pronuncia le ultime parole: «Mangiatemi!». Al di là dell’aspetto morale, ci sono tuttavia degli inconvenienti: un figlio è kosher, l’altro è vegano, un altro ancora si rifiuta di assaggiarla… Una storia grottesca ma anche una riflessione su quanto sia lecito sacrificare di sé stessi in nome dell’appartenenza alla propria famiglia o comunità.
Marina Gersony
Shalom Auslander, Mamma per cena, trad. Elettra Caporello, Guanda, pp. 312, euro 18.00.

Ritorna un classico di Marina Jarre, l’autrice di Ritorno in Lettonia e de I Padri lontani nata a Riga nel 1925 e vissuta in Italia fino alla sua scomparsa nel 2016. Nella nuova ristampa curata da Marta Barone, la protagonista ha tredici anni e vive intrappolata in sé stessa: disegna, osserva ma non esprime il suo sentire e non parla. Senza il conforto e la comprensione di chi le sta intorno, il futuro di una ragazza della Torino degli anni Sessanta rischia di rimanere confinato tra le mura di casa. Marina Jarre conduce i lettori attraverso un percorso di crescita interiore in un intenso romanzo di formazione e di trasformazione. Marina Gersony
Marina Jarre, Negli occhi di una ragazza, a cura di Marta Barone, Bompiani, pp. 240, euro 13,00.

Una storia forte: giugno del 1945. Alma, ebrea, ritorna da Auschwitz a Lugo di Romagna. Di tutta la famiglia è l’unica sopravvissuta. La sua bellezza l’ha salvata, ma a quale prezzo! Costretta a lavorare nel bordello del campo, l’unico scopo che le dà ancora un senso è ritrovare la figlia, una bimba detta Fiordicotone che uno sconosciuto aveva nascosto al momento dell’arresto. Nel lungo viaggio di ritorno attraverso la Polonia passando per la Svizzera, quella di Alma è la storia di una donna violata, di una madre alla ricerca disperata della propria figlia e di un essere umano calpestato nel corpo e nell’anima che cerca di ritrovare la propria identità. Marina Gersony
Paolo Casadio, Fiordicotone,
Manni Editore, pp. 272, euro 17,00.

Berlino, 1921. Lotte, pittrice, viene ammessa all’Accademia di Steinplatz, dove conosce Traute, una modella che diventa il suo soggetto preferito. Nasce una profonda amicizia, interrotta dalla situazione politica in Germania. Lotte fugge e solo trent’anni dopo rincontrerà la vecchia amica in Svezia. Niente però è come prima. Lotte è devastata per sua madre uccisa in un Lager e anche se Traute la vuole convincere a tornare a Berlino, per proseguire ciò che avevano costruito, per Lotte è difficile. Ispirandosi ai carteggi e agli album fotografici di due donne realmente esistite, l’autrice traccia un’intensa riflessione sul significato dell’amicizia e di un sodalizio artistico e spirituale. Marina Gersony
Anne Stern, Gli anni dell’amicizia, trad. Silvia Albesano, Mondadori, pp. 312, euro 19,00.

Kafka e le donne: Felice Bauer, Milena Jesenska, Dora Diamant… Kafka aveva bisogno di sentirsi innamorato per produrre. Ma poi non concretizzava nulla di serio con le donne. È questo l’argomento di un interessante e piacevole libro che basandosi sulle lettere di cinque “innamorate” dello scrittore ricostruisce, romanzandole, le tormentate storie d’amore che Franz, intrappolato nel suo male di vivere e nella sua ossessione per la scrittura, non è mai riuscito a portare a un lieto fine. Una lettura appassionante, molto ben documentata, che narra molto della società mitteleuropea del primo ventennio del XX secolo.
Ilaria Myr
Manuela Cattaneo della Volta, Livio Sposito, Un cuore al buio. Kafka, Francesco Brioschi editore, pp. 212,
euro 18.00.

Un racconto per ogni tipo di sguardo. Ventuno microstorie, ventuno istantanee di vita, storie minime in cui viene colto un attimo di gioia, di stupore, di tristezza, di eccitazione, di disperazione… Sguardi perduti e ritrovati, inespressivi o adoranti, distratti o pieni di dolore, traboccanti di amore o d’indifferenza, di sussiego o di delusione o di nostalgia, di concupiscenza o di disprezzo… Gli occhi sono la finestra dell’anima, diceva Aristotele. Ma se anche lo sguardo può essere una maschera allora non è affatto vero che gli occhi non mentono. Il catalogo degli sguardi può essere infinito e ciascuno di questi racconti ne è la prova, ciascuna storia è un fermo immagine, una “polaroid”, un flash che illumina col suo lampo al magnesio la scena emotiva, sentimentale, famigliare colta in un attimo di consapevolezza. Affioramenti di coscienza e minuscole tranche de vie che la milanese Claudine Chayo, in quest’opera prima, racconta con pacata partecipazione e con empatia piena di affetto per il cuore pulsante della vita. Una scrittura delicata, profonda, a tratti ironica con, sullo sfondo, situazioni e reminiscenze degli anni Sessanta italiani o della cultura francese con cui Chayo si è originariamente formata.
Fiona Diwan
Claudine Chayo, Sguardi, su Amazon Libri, pp. 145, euro 9,98.

Non tutti sanno che uno degli astri nascenti della narrativa di fantascienza a livello globale è un israeliano, Lavie Tidhar. Dopo aver approfondito il legame tra cultura ebraica e letteratura horror in Ebrei contro zombi e aver immaginato la Tel Aviv del futuro in Central Station, in questa nuova antologia riunisce ventisei storie scritte da altrettanti autori, provenienti da ventuno paesi diversi. Un progetto di vaste proporzioni, attraverso cui il lettore viaggerà nello spazio come viaggerà avanti e indietro nel tempo, per provare a immaginare come sarà il mondo di domani. Nathan Greppi
Lavie Tidhar (a cura di), Il grande libro della fantascienza mondiale, Fanucci, pp. 591, euro 20,00.

Romanzo che si ispira ai mesi di lockdown, racconta le giornate nella tenuta di campagna di una coppia di immigrati ebrei sovietici con una figlia adottiva. Ma ci sono anche personaggi come un ex studentessa dalla vis provocatoria, un attore in incognito, una miliardaria glam, l’erede di una ricca famiglia coreana e uno scrittore mancato. In questo microcosmo riunito suo malgrado lungo il fiume Hudson, la vita scorre tra risentimenti, ipocrisie, paranoie, vezzi e amori inconfessati di un gruppo di privilegiati durante la pandemia. Un’occasione per capire ciò che conta. Il tutto firmato da Gary Shteyngart, scrittore dall’umorismo caustico e dalla penna assassina. Marina Gersony
Gary Shteyngart, La casa sulla collina, trad. Katia Bagnoli, Guanda, pp. 400, euro 19,80.

André Aciman ritorna con un nuovo romanzo sull’amore o meglio, sul diritto all’amore. Qui il tema è un uomo e una donna non più giovanissimi che si incontrano per caso in tribunale, convocati alle selezioni per la giuria popolare. Sarà l’occasione per conoscersi meglio durante le pause, mangiare insieme un boccone e chiacchierare in un parco. Nascerà una storia? Chi lo sa. Forse potrebbe essere un’ultima opportunità per essere felici. Indagatore dei sentimenti, Aciman ci consegna ancora una volta un libro sulle emozioni più nascoste dell’animo umano. Marina Gersony
André Aciman, Idillio sulla High Line, trad. Valeria Bastia, Guanda, pp. 160, euro 16,00.

 

 

 

 

 

Le lettere ebraiche di Raffaella Procaccia

Le lettere ebraiche che illustrano lo Speciale Libri di quest’anno sono disegnate da Raffaella Procaccia, architetto, designer, artista e studiosa della mistica ebraica, e pubblicate nel volume I segni della Creazione (Psiche 2 editore). Da queste carte sono nati dei gioielli in oro e pietre preziose che sono disponibili sul sito www.raffaellaprocaccia.it, dove si possono trovare altre informazioni sui Segni della Creazione. Nella Kabbalah si dice che D-o prima di creare il mondo si divertiva giocando con le lettere dell’alfabeto ebraico. Questo è il messaggio centrale d’ispirazione contenuto nel libro che attraverso un gioco vuol essere uno strumento per rinnovare sé stessi, trasformandoci iniziando da un percorso che mira a sviluppare le proprie potenzialità.
Al volume si aggiungono 22 carte, dove sul fronte è impressa una lettera mentre sul retro un’evocazione. Scopriremo che ciascuna delle lettere che compongono l’alfabeto ebraico racchiude dei valori intrinseci. L’energia emanata da ognuna è anche correlata alla forma che ella possiede e tale aura può essere assorbita mediante l’esercizio della visualizzazione. Un vero e proprio valido aiuto per non scappare dalle situazioni difficili, aiutandoci a darci gli strumenti per affrontarle e superarle. Le lettere sono i mattoncini con cui è stato creato l’universo e D-o ha lasciato a noi il compito di proseguire con la creazione, un processo infinito in continua evoluzione. Raffaella Procaccia dopo la laurea in architettura si è dedicata alla pittura e ha approfondito la Kabbalah e lo studio delle lettere dell’alfabeto ebraico, tenendo per piccoli gruppi di persone una serie di incontri mirati allo sviluppo della creatività, sperimentando il potere taumaturgico delle lettere ebraiche. Da qui nasce l’ispirazione di questo lavoro. Tutte le illustrazioni delle carte sono state dipinte a mano dall’autrice ed in seguito digitalizzate per la produzione editoriale. (M. S.)
Raffaella Procaccia, I segni della creazione, Psiche 2 Editore, pp. 200, € 24,00