La brava moglie

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Un ebreo tradizionalista che vive a Milano, sapendo bene che il tasso di matrimoni “misti” è sempre in crescita, quando  il figlio raggiunge i diciotto anni e sta per diplomarsi alla Scuola ebraica, lo prende da parte e gli dice:
“Presto tu conoscerai il modo di fuori, incontrerai tanti nuovi amici all’università. Come sai, noi non siamo osservanti, ma siamo ebrei e dobbiamo restare tali. Perciò ti prego di non sposare una goyà”.
Ovviamente, appena iscritto all’università, il ragazzo incontra una ragazza non ebrea e se ne innamora. Per fortuna, però, la ragazza si interessa all’ebraismo, studia, dimostra di avere fede e si converte.
Il primo sabato dopo il matrimonio, il padre ebreo telefona a casa del figlio, ma nessuno risponde.
II giorno dopo riprova e trova il figlio. “Dove eravate ieri sera?”. “In casa, papà”. “E perché non avete risposto?”.
“Sai, mia moglie vuole che osserviamo il sabato”.
“Te lo avevo detto di non sposare una goyà…”.