Rari sigilli risalenti al Regno di Giuda raccontano l’antica Gerusalemme

Arte

di Ilaria Ester Ramazzotti

I sigilli risalenti al Regno di Giuda rinvenuti vicino alla Città Vecchia di GerusalemmeUna rara serie di sigilli recanti i nomi di funzionari che risalgono al Regno di Giuda, prima della distruzione babilonese del 586 aC, è stata scoperta nei pressi delle mura della Città Vecchia a Gerusalemme. Lo ha comunicato il 4 settembre scorso l’Autorità Israeliana per le Antichità. Secondo gli archeologi Ortal Chalaf e Joe Uziel, direttori dello scavo finanziato dalla fondazione Ir David (Città di Davide), i sigilli rinvenuti illustrano alcuni aspetti e procedure della burocrazia e dell’amministrazione di Gerusalemme durante il periodo del Primo Tempio.

In antichità, un sigillo era in sostanza uno strumento, piatto o cilindrico, con inciso uno stemma, un simbolo, un nome o delle iniziali che, spesso tramite cera o ceralacca fusa, lasciava un’impronta in rilievo per bollare un documento o una lettera che s’intendeva autenticare o proteggere. Nell’ambito della Città di Davide, nel cuore del centro storico di Gerusalemme, sono stati in particolare rinvenute decine di sigilli di argilla ben conservati, utilizzati per chiudere ufficialmente delle lettere testimoniandone il mittente o proprietario.

“I primi [più antichi] sigilli riportano per lo più una serie di immagini – hanno spiegato Ortal Chalaf e Joe Uziel -. Pare che, al posto di scrivere nomi di funzionari, siano stati usati simboli a riprova del firmatario o di quello che stava siglando”. Durante le fasi storiche successive, dal tempo di re Ezechia (circa 700 aC) e fino alla distruzione di Gerusalemme del 586 aC, i sigilli riportano invece i nomi di funzionari in ebraico antico: alcuni mostrano iscrizioni con nomi biblici, molti dei quali sono usati ancora oggi, come “Pinchas”.

“Attraverso questi ritrovamenti – proseguono gli archeologi – apprendiamo [informazioni] non solo sui sistemi amministrativi sviluppati [all’epoca] in città, ma anche sui residenti e su quanti hanno vi hanno prestato servizio”. “Un sigillo particolarmente interessante menziona un uomo con il nome di “Ahiav Ben Menahem”. Questi due nomi sono correlati al contesto del Regno d’Israele: Menahem era un re d’Israele, mentre “Ahiav” non compare nella Bibbia, ma il suo nome assomiglia a quello di Ahav [Ahab], il famigerato re di Israele dai racconti del profeta Elia”. Anche se l’ortografia di “Ahiav” è diversa da “Ahav”, sembra trattarsi dello stesso nome, inoltre “la versione del nome che compare sui sigilli scoperti, “Ahiav”, appare anche nel Libro di Geremia”.

I sigilli rinvenuti, insieme ad altri ritrovamenti archeologici avvenuti durante i recenti scavi, saranno esposti per la prima volta al pubblico nel corso di una conferenza tenuta annualmente dall’Istituto Megalim, in agenda il 7 settembre al Parco Nazionale Città di Davide a Gerusalemme.