Un anno di progetti: al via le iniziative didattiche ed educative sostenute dalla Fondazione Scuola

a cura della Fondazione Scuola

Nel corso di questo anno scolastico la Fondazione finanzia ben 11 progetti dedicati agli studenti di tutti gli ordini scolastici per offrire loro attività formative extra curriculari, sostegno nello studio e supporto economico attraverso le borse di studio.  Ecco i primi due progetti avviati.

Il corso di teatro in inglese
per le prime superiori condotto
da David Callahan
Recitare in inglese per ampliare il vocabolario, affinare la pronuncia e sviluppare prontezza nell’uso della lingua: questi gli obiettivi del laboratorio teatrale dedicato agli studenti delle prime superiori che è stato avviato a metà gennaio con la conduzione di David Callahan, attore americano famoso in Italia per avere recitato in film e programmi televisivi e per avere preso parte al reality Il collegio nei panni, appunto, di un professore di inglese.
Il corso si compone di 11 lezioni, articolate in un percorso che prevede l’utilizzo di strumenti e tecniche teatrali per stimolare la creatività e l’abilità linguistica degli studenti in un contesto ludico e divertente. Sono previsti esercizi di espressione corporea per permettere ai ragazzi di acquisire espressività, consapevolezza e padronanza del proprio corpo, esercizi di vocalità e dialogo per migliorare la pronuncia e ampliare il vocabolario in inglese, improvvisazione di scene per imparare a gestire la comunicazione preverbale, recitazione di testi teatrali di autori contemporanei per acquisire scioltezza nell’utilizzo pratico della lingua e per incentivare il lavoro di gruppo, nonché la realizzazione di un vero e proprio copione teatrale per sviluppare la capacità di usare l’inglese scritto.
Il percorso si conclude con la messa in scena di uno spettacolo interamente costruito e interpretato dagli studenti cui saranno invitati a partecipare genitori e famiglie.

 

Torna il progetto I Respect
per sostenere la cultura
del rispetto di sé e degli altri
In virtù degli ottimi risultati conseguiti lo scorso anno, a fine gennaio è ripartito I Respect, il progetto incentrato sulla cultura del rispetto verso se stessi e verso gli altri. Condotto da Gabrielle Fellus, il corso si basa sull’omonimo metodo sviluppato da Fellus per supportare minori con problemi di bullismo, dipendenze, disturbi alimentari e depressione, ed è un lavoro “corale” di classe che insegna ai ragazzi a superare i disagi tipici dell’età attraverso il dialogo, la comunicazione e il gioco.

Il corso è quest’anno rivolto ad alcune classi di medie e superiori: per ogni classe sono previsti cinque incontri di due ore ciascuno, che si estenderanno fino alla fine dell’anno scolastico, suddivisi in momenti di gioco, attività pratiche, momenti di condivisione e ascolto e simulazioni di risoluzione del conflitto.
Obiettivo del progetto è migliorare la coesione del gruppo-classe dove si verificano situazioni di disagio: gruppi che non interagiscono, ragazzi esclusi dai gruppi, ragazzi presi di mira o derisi, ragazzi che usano la propria forza e carisma per bullizzare i più fragili, per esempio. Situazioni non così rare, che devono però essere contrastate attraverso un lavoro inclusivo che porta, da una parte, gli adolescenti fragili a migliorare la propria autostima, rendendoli quindi più sicuri e capaci di difendersi verbalmente a episodi di prevaricazione, e dall’altra gli adolescenti con comportamenti aggressivi a capire empaticamente la sofferenza dell’altro e a trasformare una leadership negativa in una positiva.

La trascorsa esperienza con il progetto I Respect ha evidenziato un effettivo miglioramento dei comportamenti individuali dei ragazzi, che hanno imparato a esprimere in modo corretto i propri sentimenti e opinioni, a rompere l’omertà in presenza di soprusi nei confronti dei compagni e a interiorizzare il rispetto verso gli adulti, i docenti e la Scuola stessa. Avanti dunque con la cultura dell’inclusione, della fiducia in se stessi e dell’accettazione dell’altro, a tutto vantaggio del benessere degli studenti e della loro positiva crescita emotiva.