di Roberto Zadik
Adolescenti in prima linea, giovani pieni di energia e talento, che si sono gettati nella recitazione e nelle sue peripezie con una serie di tre spettacoli famosi reinterpretati e rielaborati nella ormai consueta edizione annuale di “Laiv-Insieme a teatro”, un importante momento di confronto e scambio fra scuole diverse che hanno come terreno comune il teatro.
E così sul palco della scuola, il 13 dicembre, dopo i saluti del Rabbino e insegnante di Ebraismo a scuola, Rav Paolo Sciunnach, si sono susseguiti tre spettacoli di grande qualità. Presenti professori, genitori e ragazzi in una iniziativa che ha messo in primo piano i giovani, realizzata dalla scuola e con la consueta passione dalla professoressa di Francese Vanessa Kamkhaji che da tempo si occupa attivamente dell’Alternanza Scuola-Lavoro.
In tema di Channukkà Rav Sciunnach ha fatto notare la profonda natura identitaria e valorosa della festa e dei Maccabei che coraggiosamente affrontarono la volontà distruttiva dei Greci-Siriani di Antioco IV, promulgatore dispotico di leggi antisemite “che vietavano di osservare lo Shabbat e di studiare la Torah”. Lo studioso e insegnante di Ebraismo a scuola ha specificato che “Chanukkà è la lotta della minoranza contro la maggioranza, dei pochi contro i molti e del mondo ebraico contro l’assimilazione”.
Successivamente è stata la volta degli spettacoli, interessanti per generi e linguaggi espressivi e sperimentali realizzati col contributo fondamentale dei ragazzi. Equivoci, situazioni surreali, spiritosaggini del teatro dell’assurdo alla Beckett e alla Pinter con lo spettacolo “Abbasso il lucido!” adattamento liberamente rielaborato dalla celebre “Cantatrice calva” del drammaturgo romeno naturalizzato francese Eugene Ionesco. Interpretato dai ragazzi della “Dinamoteatro” Accademia Universitaria dell’Università di Pavia e diretta da Francesco Di Maggio, la rappresentazione è una rielaborazione completa del testo originario e davvero riuscita l’interpretazione dei ragazzi che riescono a inscenare una coppia inglese cinica e spaesata alle prese con situazioni grottesche e imbarazzanti in linea con il teatro novecentesco e le piece esistenziali e piene di colpi di scena.
Molto interessante e recitato dai ragazzi della scuola ebraica di Milano, lo spettacolo “Le bal” (Il ballo) dall’opera della scrittrice ebrea russa naturalizzata francese Irene Nemirovsky (il suo libro più famoso è “Suite francese” divenuto anni fa anche un film). Musiche, balli e coreografie danzanti semplici ma efficaci per lo spettacolo diretto da Sasha Oliviero che ha coinvolto quattro adolescenti della Quinta Linguistico, molto disinvolti nei rispettivi ruoli.
La storia è quella di una famiglia ebraica che si è arricchita grazie al proprio impegno lavorativo. I due coniugi Kampf (Gavriel Aripol e Micol Sioni) sono persone ormai realizzate che vorrebbero educare secondo le usanze della buona borghesia la loro figlia (interpretata da una bravissima Yael Della Rocca) ma lei si ribella e vorrebbe partecipare al ballo ed entrare nel mondo dell’alta borghesia. Musiche, balletti e battute, tutto rigorosamente in francese, per uno spettacolo vibrante che ha impegnato non poco questi giovani attori.
Ultima rappresentazione dell’iniziativa, realizzata dalla Fondazione IIS Einaudi di Lodi (Liceo Virgilio) che hanno messo in scena un riadattamento teatrale del celebre film di Woody Allen “Il dittatore dello Stato libero di Bananas”. Diretto da Francesco Di Maggio, la rappresentazione si è svolta fra battute, situazioni tragicomiche e i celebri monologhi che avrebbero reso famoso Allen nel mondo.